I prodotti Fairtrade crescono in gdo: l’equosolidale come risposta sociale

Bene gli acquisti retail di prodotti con almeno un ingrediente certificato Fairtrade grazie al sodalizio con attori come Coop e il mondo discount

Il circuito del commercio equosolidale certificato ha chiuso un 2020 positivo nonostante le difficoltà contingenti secondo quanto reso noto da Fairtrade Italia. La cifra spesa dagli italiani in prodotti contenenti almeno un ingrediente certificato Fairtrade nel nostro Paese lo scorso anno ammonta a 436 milioni di euro, con 3 milioni di euro arrivati conseguentemente alle organizzazioni di contadini e lavoratori in Asia, Africa e America Latina.

Una performance resa possibile anche dal consolidamento crescente dei rapporti con alcune catene della gdo. Coop Italia nel 2020 ha raddoppiato l’assortimento rispetto al biennio precedente, mentre le catene dei discount partner di Fairtrade, ovvero Lidl, In’s Mercato e Aldi, hanno inserito complessivamente decine di nuovi prodotti. Infine, come si legge nel report, "altre insegne del settore stanno lavorando per estendere l'offerta, ampliando la gamma di prodotti e le possibilità di acquisto da parte dei consumatori".

Interessante notare come l'equosolidale possa rappresentare una delle risposte per soluzioni più ampie di filiera etica e orientata al futuro con responsabilità. Come sottolinea infatti Paolo Pastore, direttore generale di Fairtrade Italia: “I risultati ottenuti nel 2020 ci rinforzano nel lavoro che stiamo facendo per sviluppare le filiere Fairtrade in Italia, e già i primi mesi del 2021 ci stanno dando dei segnali positivi. A nostro avviso, in questa fase in cui ci accingiamo a vedere la conclusione del periodo di pandemia, per ridisegnare i modelli di sviluppo economico e produttivo in una chiave di giustizia sociale e climatica è necessario ripartire dai principi siglati negli Obiettivi di sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”.

I prodotti

E mentre, come ovvio, le vendite soffrono le chiusure nell'horeca, la crescita nel retail non sempre compensa le perdite. Questo, ad esempio, il caso delle banane, che restano il primo prodotto per volumi e che, dopo una crescita sempre costante negli ultimi 15 anni, per la prima volta registrano un -15% pari a 13.500 tonnellate di venduto. Le prime proiezioni sul 2021 fanno comunque già sperare per l’anno in corso ad un ritorno ai valori pre-crisi.

Boom per il cacao, sempre grazie alla scelta di alcune catene della distribuzione, in particolare discount. Complessivamente, sono state vendute 8.000 tonnellate di fave di cacao a condizioni Fairtrade (+33%). In linea con l’aumento generale a livello nazionale che si è registrato nel 2020, poi, il consumo degli zuccheri di canna Fairtrade in Italia è cresciuto del 30% nel 2020 rispetto all’anno precedente ed ha raggiunto le 5.213 tonnellate, confermando l'incremento costante che ha caratterizzato il quinquennio precedente (+70%).

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome