I progetti in Industria 4.0 valgono in Italia 3,2 miliardi di euro

Secondo il Politecnico di Milano occorre investire maggiormente nelle risorse umane per creare le competenze in grado di assecondare le crescita
In Italia, nel 2018, Industria 4.0 si è tradotta in un giro di affari di 3,2 miliardi di euro di cui l’82% nel perimetro nazionale e il 18% indirizzato a progetti esportati. Rispetto al 2017 la crescita è stata del 32%, prevalentemente indotta dal Piano Nazionale Industria 4.0. Una crescita che vale il 140% se computata nell’ultimo quadriennio, a cui si aggiungono un set di progettualità di innovazione digitale per 700 milioni di euro. L’Osservatorio del Politecnico di Milano inquadra le progettualità di Industria 4.0 in componenti tecnologiche abilitanti su asset produttivi tradizionali e servizi collegati. Nel dettaglio vi si collocano lo IoT in termini di componentistica per i macchinari connessi (1,9 miliardi di euro, 60% del mercato e crescita del 40%), quindi le Industrial Analytics (17% del mercato, +30%) e il Cloud Manfacturing (8%, +35%),
Le tecnologie dell’Industria 4.0 comprendono le Ot, Operational Technologies che includono  l’Advanced Automation (160 milioni, 10% di crescita), l’Additive Manufacturing (70 milioni di euro) e l’Advanced Human Machine Interface. Quest’ultimo ambito marca la crescita più importante (+50%, 45 milioni di euro). Infine, il mercato si completa con le attività di consulenza e formazione legate a progetti Industria 4.0: 220 milioni di euro (+10%). Secondo il Politecnico, questo dato è inferiore alle aspettative a causa del gap sul versante della creazione delle competenze.
In termini di aggiornamento delle risorse umane occorre accelerare le pratiche: le rilevazioni del Politecnico di Milano evidenziano che solo il 7,8% delle aziende ha coinvolto in forma attiva e trasversale ai progetti Industria 4.0 il personale e solo il 6,8% ha coinvolto l’area Hr. Curioso il fatto che, per il 26,6% dei casi, i lavoratori in azienda non sono stati neppure informati dello sviluppo di un progetto di Industria 4.0.
Ma quali sono i benefici ottenibili con Industria 4.0? il campione studiato dall’Osservatorio del Politecnico evidenzia: migliore flessibilità di produzione (47%); aumento dell’efficienza dell’impianto (38%); riduzione dei tempi di progettazione (34%); opportunità di sviluppo per prodotti innovativi (33%). Le criticità dichiarate dalle imprese parte del campione sono: difficoltà nell’uso della tecnologia e nell’adozione degli standard (59%); problematiche organizzative e di gestione delle competenze (41%); difficoltà di change management (20%) e l’insoddisfazione per l’offerta (17%).
“Molti investimenti e progetti di digitalizzazione industriale avviati nel 2017 sulla spinta del Piano Nazionale Industria 4.0 sono stati fatturati nel 2018 accelerando l’espansione del mercato, che è più che raddoppiato negli ultimi quattro anni – spiegano Alessandro Perego, Andrea Sianesi e Marco Taisch, Responsabili Scientifici dell'Osservatorio Industria 4.0 -. La consapevolezza e la conoscenza delle tecnologie 4.0 sono ormai diffuse in tutte le realtà produttive del Paese, ma per cogliere tutte le opportunità offerte da questa rivoluzione è necessario definire con chiarezza un ruolo che guidi il cambiamento digitale e affiancare alle nuove tecnologie un modello organizzativo capace di coinvolgere i lavoratori, gli utilizzatori finali delle tecnologie, in tutte le fasi dei progetti 4.0”.

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