I ready meal trovano risposte nei formaggi salumi e gastronomia

Formaggi, salumi e gastronomia – Gli italiani acquistano questi prodotti nonostante il momento di ristrettezza economica.

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Gli acquirenti di formaggi coincidono con quelli di salumi

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Consumi di gastronomia in crescita


Alla stregua di alternative sostitutive del pasto o altresì di soluzioni ready meal, i formaggi, salumi e gastronomia rientrano a pieno titolo nel menu degli italiani grazie anche alle molteplici produzioni locali che li rendono radicati nella tradizione culinaria nostrana. I formaggi, così come i salumi e le preparazioni gastronomiche, sono tra i prodotti più acquistati e consumati in quanto contrassegnati da un'aura di servizio che li connota alla stregua di un piatto veloce e versatile dall'alto valore aggiunto in grado di far risparmiare tempo sia durante la fase di acquisto sia nel corso del consumo.

I consumi di formaggi

Secondo i dati di GfK-Eurisko in Italia le famiglie acquirenti di prodotti caseari sono 22,27 milioni (dato 2008), in aumento rispetto al 2007 del 2,8%. A catalizzare maggiormente i nuclei familiari sono i formaggi freschi seguiti dai tipici italiani, che nello specifico registrano la variazione più alta sul 2007 rispetto alle altre tipologie di formaggio (4,1%), e dalla tipologia grana. I volumi complessivamente raggiungono le 943.063 tonnellate con un incremento rispetto all'anno precedente dello 0,7%, mentre l'acquisto medio si attesta intorno ai 42 kg (pro capite 16,9 kg) con una spesa media di circa 380 euro all'anno. Sono venduti prevalentemente nel sud e isole, con un totale di 7,2 mio di famiglie acquirenti, registrando a volume 335.125 tonnellate di prodotti acquistati. A seguire il nord-ovest, con 300.744 t in quantità, il nord-est (154.239 t) e, fanalino di coda, il centro con 152.987 tonnellate. Il canale più frequentato per gli acquisti di formaggi è il supermercato, anche se l'ipermercato, che si posiziona in seconda posizione, può vantare una crescita maggiore sul 2007 pari a +13,6%. Da notare la terza posizione del discount che, con una crescita 2008 vs 2007 dell'11,8%, conferma l'attenzione riposta dai consumatori al prezzo.

Il mercato dei salumi

I salumi sono acquistati dalla quasi totalità delle famiglie italiane (22,25 milioni, le stesse che acquistano formaggi) che mediamente spendono circa 240 euro l'anno e ne comprano più di 16 kg a nucleo familiare. Un mercato che nel 2008 cresce a volume (355.960 t per un trend 2008 vs 2007 di 3 punti percentuali) anche grazie all'aumento della penetrazione assoluta che registra il 99,8% con una crescita dello 0,5% sull'anno precedente. Dai dati GfK-IRI si evince, inoltre, un aumento dell'incidenza del peso fisso rispetto a quello variabile sia a valore sia a volume. I salumi a peso variabile sono acquistati, infatti, da un numero maggiore di famiglie rispetto a quelli a peso fisso (22,1 mio di nuclei acquirenti rispetto a 20,7 mio), registrando una spesa media annua di quasi 200 euro. Analogamente a quanto accade a totale salumi, anche nel peso variabile l'incremento del numero di acquirenti trascina la crescita, mentre l'aumento della quantità per ogni atto d'acquisto (+8,7% sul 2007) si riflette su una minore frequenza negli acquisti (-10,1% 2008 vs 2007). Nei salumi a peso fisso, invece, pur registrando un minor numero di famiglie acquirenti rispetto al peso variabile, si rileva una crescita dei nuclei familiari (+10,4%) e una maggiore frequenza d'acquisto (+5,4%).

Gastronomia e consumi

Con una penetrazione assoluta del 78,1%, la gastronomia annovera 17,4 milioni di famiglie acquirenti: con le dovute sovrapposizioni, 16,04 milioni di famiglie spinte a preparazioni quali sughi, a base prosciutto cotto o formaggio e snack, mentre 6,9 milioni di nuclei proiettati verso piatti pronti ricettati quali primi e secondi piatti. A volume il mercato registra 31.819 tonnellate (+19,8% sul 2007) per un valore di 290 milioni di euro (+4,4%). L'acquisto medio è pari a 1,83 kg annui con una spesa che mediamente si attesta su 16 euro. Venduta prevalentemente nel nord-ovest d'Italia, la gastronomia è acquistata mediamente da famiglie composte da due a quattro componenti (ma senza bambini), di fascia fra i 35 e i 54 anni di età, con una capacità d'acquisto alta medio-alta, lavoratori. In media spendono per ogni acquisto poco meno di 3 euro.

Allegati

FoSaGa-ReadyMeal
di Anna Bertolini / giugno 2009

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