Nonostante gli impatti negativi dei lockdown, il bilancio 2020 di IGD Siiq Spa conferma che il modello dei centri commerciali mantiene la sua attrazione

Il Covid19 e soprattutto i fermi (lockdown) imposti per legge hanno impattato certamente sui conti delle property, ma il bilancio 2020 di IGD Siiq SpA, che è uno dei leader nella proprietà di centri commerciali in Italia (e in Romania) conferma due tendenze: la validità del modello centro commerciale, perché i consumatori, dati Igd alla mano, non hanno smesso di apprezzare i mall: sono diminuiti numericamente, certo, ma è aumentato lo scontrino medio, quindi vuol dire che i clienti sono più motivati, acquistano di più. Seconda tendenza: la peculiarità del portafoglio Igd, con centri commerciali urbani, dominanti nel proprio bacino d'utenza, dotati di àncora alimentare, sempre operativi nonostante le restrizioni.

Fra i primi e principali effetti economici dei lockdown a mitraglia: un calo di quasi il 20% (-19,8%) dei ricavi netti da attività locativa, scesi a 109,5 milioni di euro (lordi:150 milioni, -3,4%); e la riduzione temporanea degli affitti per circa 1,7 mensilità che non ha comunque impedito di incassare il 91% nel 2020.

Nel 2020 le vendite registrate dagli operatori delle gallerie sono risultate in calo di circa il 28% rispetto all’anno precedente, un dato comunque migliore rispetto alla media del mercato (fonte: Cncc). Al contrario, nonostante le inevitabili ripercussioni derivanti dalle misure restrittive poste in essere (per esempio, la chiusura dei comparti non-food e le limitazioni agli spostamenti), le vendite di ipermercati e supermercati di proprietà del Gruppo sono risultate solo in lieve calo rispetto al 2019 (-2,8%).

Le tappe di un anno difficile

Gli andamenti fatti registrare dai centri commerciali del Gruppo nei primi due mesi 2020 erano stati positivi (vendite operatori a fine febbraio: +2,0%) ma, in seguito al propagarsi dell’epidemia, l’operatività dei centri commerciali è stata fortemente limitata con le sole merceologie considerate essenziali (per esempio, prodotti alimentari, farmaceutici, parafarmaceutici) autorizzate a operare nel periodo 12 marzo-18 maggio (66 giorni complessivi di limitazioni e chiusure).

I mesi centrali dell’anno tra giugno e ottobre hanno coinciso con un allentamento progressivo delle restrizioni e un ritorno alla quasi piena operatività (fatto salvo il mantenimento di tutte le misure di distanziamento sociale e prevenzione dei contagi applicate nei centri commerciali, le limitazioni agli eventi e a molte attività leisure): in questo periodo gli andamenti dei centri commerciali hanno mostrato forti segnali di recupero con le vendite degli operatori che, nel trimestre agosto-ottobre, sono tornate in territorio positivo (+0,3%) a fronte di un’affluenza divenuta molto più selettiva ma caratterizzata da una maggior  propensione all’acquisto e un deciso incremento dello scontrino medio (+17%).

A partire dal 6 novembre, in seguito a un nuovo incremento dei contagi, il Governo ha varato nuovi provvedimenti restrittivi prevedendo tra l’altro la chiusura di tutti i centri commerciali nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi (per un totale di 21 giorni di chiusura tra novembre e dicembre), ad eccezione delle sole merceologie essenziali autorizzate ad operare. Queste restrizioni, insieme alle limitazioni agli spostamenti delle persone tra comuni periodicamente in vigore secondo l’evoluzione dei contagi, hanno inciso in maniera significativa sulle performance dei nostri centri in un periodo dell’anno solitamente molto positivo per gli acquisti.

Azioni

Fin dall’inizio della pandemia Igd Siiq ha messo in campo una serie di iniziative in linea con le proprie politiche di sostenibilità, a partire dalla salvaguardia e sicurezza dei visitatori, dei lavoratori dei centri commerciali e dei propri dipendenti. Per quanto riguarda gli operatori delle gallerie, sicuramente una delle categorie più colpite da questa crisi, Igd ha aperto un dialogo diretto per individuare le migliori modalità di supporto per gestire i periodi di chiusura forzata e compensare la perdita di fatturato, anche tenendo conto dei meccanismi di ristoro implementati dal Governo italiano.

Trattative con i tenant

Ad oggi sono pressoché concluse le trattative con i tenant relative al primo lockdown e stanno iniziando ora quelle relative alle restrizioni di novembre-dicembre.

Le trattative non hanno comportato modifiche alla struttura dei contratti in essere (salvo rare eccezioni) ma, a seconda della specifica situazione, è stata prevista la rimodulazione dei pagamenti nel corso dell’anno, la possibilità di prorogare la scadenza dei contratti e la concessione di sconti temporanei.

Il tasso di occupancy del portafoglio italiano, pari al 94,3%, si è mantenuto su livelli elevati, seppur in calo rispetto al 31 dicembre 2019 quando era risultato pari al 96,9%.

Ottimi risultati sono stati ottenuti in termini di fatturato incassato al netto degli sconti concessi, che al 31 dicembre era pari a oltre il 91%.

Parallelamente a queste negoziazioni è proseguita la normale attività di commercializzazione che, seppur impattata dal difficile contesto, è stata efficace e ha portato buoni risultati: nel corso dell’anno sono stati sottoscritti 101 contratti tra rinnovi (55) e turnover (46) con una sostanziale stabilità dei canoni (-0,38%).

Nel portafoglio di Igd non sono stati registrati fallimenti di retailer di dimensioni importanti, se non per un paio di eccezioni. Nel complesso, solo cinque operatori hanno iniziato la fase procedurale.

Igd ha tuttavia rilevato una differenza nelle performance a seconda delle merceologie, con un’elevata domanda su soluzioni che migliorano il comfort della casa, l’elettronica di consumo e prodotti per la cura della persona. Restano invece al momento particolarmente penalizzate le insegne dei settori ristorazione, entertainment, abbigliamento /calzature.

Claudio Albertini, ad IGD Siiq SpA

"Il 2020 è stato sicuramente l’anno più difficile della storia del Gruppo, con pesanti ripercussioni della pandemia sul settore retail e di conseguenza sulle property company come la nostra -commenta Claudio Albertini, amministratore delegato di Igd Siiq SpA. Non siamo però rimasti inermi di fronte alla situazione, anzi, con ancora maggior determinazione abbiamo lavorato su tutti i fronti. Abbiamo mantenuto operativi, per quanto consentito dalle normative e salvaguardando gli aspetti di salute e sicurezza, tutti i nostri centri commerciali, che si sono confermati un punto di riferimento per le comunità servite e che hanno dimostrato una forte resilienza e velocità di reazione nei mesi di allentamento delle restrizioni. Abbiamo portato avanti una puntuale e capillare attività commerciale con i tenants, fornendo loro soluzioni di supporto che hanno consentito di mantenere un alto livello di occupancy e di incassato. Abbiamo inoltre voluto confermare nei fatti una struttura finanziaria allineata al profilo investment grade, salvaguardando i cash flow e conservando le risorse per coprire le esigenze finanziarie del 2021. A questo proposito, la procedura avviata di dismissione di un portafoglio di iper e super stand alone consentirà di dotare la Società di risorse finanziarie per ridurre significativamente il Ltv. Anche la difficile decisione di non proporre la distribuzione del dividendo quest’anno segue la stessa logica, consapevoli che si tratta di una scelta contingente e che, non appena le condizioni esterne miglioreranno, Igd tornerà ad offrire ai propri azionisti come in passato un’attraente e sostenibile remunerazione".

Per il 2021 verrà finalizzata, attraverso il consulente Cbre, la cessione di un pacchetto di ipermercati e supermercati stand alone, per il controvalore di circa 185 milioni di euro.

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