Il baby food estende il target age superando la barriera dei tre anni

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1.
Sicurezza e trasparenza
i nuovi fattori chiave

2. Crescono le performance organolettiche

3. Il latte rimane il prodotto centrale dell'offerta


Il mercato dell'alimentazione infantile si presenta in modo molto articolato, sia a livello di prodotti sia di canali in cui è distribuito. Il baby food in Italia genera a valore ogni anno più di 800 milioni di euro e oltre 80.000 tonnellate di prodotto. Negli ultimi due anni tuttavia, il comparto ha risentito del contesto economico generale, facendo registrare una contrazione media annua a volume pari al 2%. Una riduzione comunque contenuta se confrontata con l'andamento di altri mercati meno “essenziali” per la vita e il corretto sviluppo del bambino.
I fattori esterni che contribuiscono a determinare la dimensione e lo sviluppo di questo mercato sono: il tasso di natalità, l'incidenza e durata dell'allattamento al seno, la concorrenza dei prodotti alimentari per adulti (in particolare nella fase dello svezzamento), la propensione dei genitori italiani all'acquisto di prodotti specifici per i loro bambini, sia che si tratti di prodotti alimentari e non. Pur restando molto alta la percentuale dell'alimentazione infantile preparata in casa, i segmenti di maggior peso nel baby food sono principalmente gli omogeneizzati, che forniscono alto valore aggiunto in termini di praticità, sicurezza e controllo delle materie prime; le pastine e i cereali specifici per l'infanzia; i latti di proseguimento e crescita; i biscotti (che costituiscono il 25% del mercato). A questi si aggiungono segmenti minori quali i succhi di frutta, le tisane, i liofilizzati e gli oli per l'infanzia. La tendenza che salta agli occhi è oggi quella del prolungamento dell'età per l'offerta del baby food: anche oltre i 3 anni, data fino a ieri limite. “Negli ultimi tempi si sta affermando la tendenza a estendere l'offerta di prodotti specifici e adeguati al bambino anche per il periodo successivo al primo svezzamento: è fino al terzo anno di vita infatti che l'organismo dei bambino ha ancora bisogno di prodotti specifici e pensati su misura per lui - conferma Valentina Holzner, marketing manager Nestlè Infant Nutrition -. Comunque il mercato del baby food registra grandi segni di dinamismo e innovazione, a partire dall'offering di nuovi pack-format e di prodotti sempre più innovativi, che mirano a raggiungere livelli di performance organolettica sempre più elevata”. Nestlé presta particolare attenzione agli alimenti destinati allo svezzamento, una fase cruciale in cui il bambino inizia a conoscere diversi alimenti, a esprimere i suoi gusti e le sue preferenze e ad acquisire le prime abitudini alimentari che lo accompagneranno anche negli anni successivi. Numerosi studi hanno dimostrato che alcuni errori nutrizionali nelle prime epoche della vita possono determinare un maggiore rischio per determinate patologie dell'età adulta, quali ipertensione, diabete e la “famigerata” obesità infantile: un elevato apporto di sale può essere associato a valori elevati di pressione sanguigna e successive patologie cardio-vascolari, mentre per quanto riguarda l'eccesso di zuccheri, sono state messe in luce correlazioni con un aumento del rischio di sovrappeso e obesità. Da queste evidenze ha preso il via da qualche anno per Nestlé un progetto importante, che mira a ridurre o eliminare l'aggiunta di sale e di zucchero nei prodotti per lo svezzamento: gli omogeneizzati di carne Nestlé Mio sono senza sale aggiunto e la Frutta Grattugiata Nestlé Mio è senza zuccheri aggiunti.
Anche Plasmon, azienda con una tradizione di affidabilità e specificità nutrizionale, si adegua e propone la nuova linea con gli ultimi nati: la prima range di verdure e vellutate in pratiche buste pronte all'uso (Bontà della Mamma), i sughetti specifici per le prime paste asciutte, gli omogeneizzati 100% frutta in vasetti in plastica (Cuor di Frutta) o la prima merenda da bere specifica per l'infanzia, il Frullato di frutta e yogurt.
“Affidabilità e sicurezza del brand rimangono i driver principali nella scelta d'acquisto. - conferma Carla Vieites, head of marketing retail di Heinz Italia -. Le mamme si dimostrano sempre più attente all'autenticità dei gusti e alla qualità organolettica dei prodotti e l'innovazione è un elemento chiave nella preferenza accordata. Plasmon è un brand che da oltre 100 anni si impegna a soddisfare tali esigenze e garantisce il controllo e la sicurezza dei suoi prodotti perseguendo le regole Oasi Plasmon. Insieme a un'alta performance organolettica e piattaforme tecnologiche che offrono prodotti sempre più innovativi, tutti fattori chiave che guidano il successo dei suoi prodotti”.

Più

  • Comparto orientato all'innovazione
  • Marginalità interessanti


Meno

  • Competizione multicanale

Allegati

197-MKUP-Focus-BabyFood
di Daniela Dalpozzo / marzo 2011

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