Anche il mondo del beauty segue le tendenze che si ritrovano in altri settori, a partire dai temi della sostenibilità e della digitalizzazione, con relativa estensione dei servizi associati. Secondo Natrue, associazione internazionale no profit che dal 2007 promuove e tutela la cosmesi naturale e biologica con relativa certificazione, il 2021 sarà l'anno di un consolidato passaggio a questa categoria green.
Il 2021 è anche l’anno dell’entrata in vigore del nuovo standard 3.9, che riduce i livelli di certificazione dell'etichetta Natrue a due categorie, “naturale” e “biologico”. Si aggiungono così nuovi requisiti per la formulazione dei prodotti, come in relazione alla selezione delle materie prime, il tutto con l'obiettivo di portare il mondo della cosmesi verso un’innovazione ancora più ecosostenibile e trasparente.
"Prevediamo che il 2021 vedrà un forte incremento anche della biobeauty", sottolinea Mark Smith, direttore generale Natrue. Allo stato attuale, sono oltre 7.000 i prodotti certificati Natrue attualmente disponibili sul mercato europeo e internazionale, con 328 marchi di produttori che hanno scelto questo standard (no a sostanze petrolchimiche, siliconi, ogm o conservanti come i parabeni).
Lato digitalizzazione, crescono invece servizi come la richiesta di consigli di bellezza on demand attraverso app e messaggistica istantanea. A confermarlo è l'ascesa di player quali My Beauty Whisper (foto in alto), che offre consulenza cosmetica in streaming dalle 8 di mattina alla mezzanotte. L'app, che apre al coinvolgimento di più brand, ha raggiunto i 23.000 download e nell’ultimo trimestre del 2020 ha ricevuto 2.083 richieste di consulenza, di cui oltre il 10% iniziate via chat.
"Riscontriamo, dopo la nuova release dell’app avvenuta a dicembre, un incremento di contatti iniziali via chat. Questa tendenza è supportata dal fatto che la funzione della chat su My Beauty Whisper non rinuncia ad un fattore emozionale, infatti il cliente può visualizzare le immagini dei prodotti in tempo reale, con possibilità di acquisto immediato. Tale fenomeno permette di appurare la qualità del servizio senza esporsi, ma convertendosi rapidamente in consulenze video o telefoniche dalla durata media di 10 minuti", spiega Mario Conti, founder e Ceo Adamis Group.