Il contesto economico continua ad essere difficoltosamente inflattivo, spingendo a tagli sulla spesa e all'adozione di diverse logiche di acquisto. Il cibo, per lo meno per gli italiani, si conferma comunque tra tutti il "tesoretto" da sottoporre al minor numero di compromessi possibili. Questo per quel mix di fattori che vanno dalla cultura alla gratificazione personale, passando per la centralità crescente che l'alimentazione riveste in ambito di salute e benessere. Vediamo allora come evolverà secondo alcuni dati e pareri esperti sul tema il rapporto con il comparto food & beverage nel 2023, ma anche quali saranno alcune novità trendy in ambito superfood.
Ridefinizione di valore, revenge spending e innovazione plant-based
Secondo un report elaborato a inizio anno da Innova Market Insights, "ridefinire il concetto di valore è ora la principale preoccupazione per i consumatori", che risultano "più attenti a valutare il prezzo di un prodotto in relazione ai benefici che è in grado di assicurare". Si tratta di un focus generale sulla "codifica della salute" in chiave alimentare, che tenta di riprendere il controllo del corpo e della quotidianità a fronte di un contesto circostante instabile e poco rassicurante.
Fondamentale, in questo senso, anche il focus sul taglio degli sprechi, che risponde in contemporanea alla necessità economica e a quella morale, ovvero l'essere più sostenibili.
Sul fronte complementare, si fanno spazio anche atteggiamenti di "revenge spending", che individuano nel cibo una fonte di gioia e piacere cui appellarsi come concessione proprio in un stato di maggiore difficoltà finanziaria. In particolare, 3 consumatori su 5 affermerebbero di effettuare acquisti d'impulso una tantum per referenze che offrono sapori innovativi o vantaggi gustativi. Proprio su questa scia si colloca la crescita media annua del 35% (negli ultimi tre anni) dei lanci di alimenti e bevande in edizione limitata. "C'è una chiara opportunità per i produttori di introdurre referenze in grado di offrire una versione alla moda e innovativa di cibi familiari", sottolinea Lu Ann Williams, global insights director di Innova Market Insights.
Continua ad evolvere, in questo scenario, anche il mondo dei prodotti plant-based, un trend che, stando al report, è sempre più trainato dalla domanda di innovazione su prodotti unicamente vegetali. Oltre ai sostituti della carne e dei latticini, i consumatori sono alla ricerca di una maggiore varietà e di una vera creatività culinaria, con profili di sapori “etnici” nei prodotti preparati, nei kit pasto o nella combinazione di ricette fantasiose. Il gusto e la consistenza si confermano, in questo senso, due sfide chiave per gli alimenti a base vegetale. La ricerca di quest'anno ha rivelato che il 32% dei consumatori globali vorrebbe una consistenza migliore nei prodotti plant-based e quasi un terzo vorrebbe un gusto, un sapore e una consistenza migliorati nelle bevande alternative ai latticini.
Dalla moringa al brahmi: ingredienti e superfood di tendenza
Spazio (ancora) alle alghe, ma anche ad erbe ayurvediche e non solo. Ad individuare alcuni ingredienti e superfood in ascesa è stato CiboCrudo, che ha sovrapposto i trend di TikTok e Instagram con gli studi scientifici e gli argomenti più dibattuti dagli esperti del settore. Se gli ultimi anni hanno consacrato l'ascesa di avocado, tè matcha e quinoa, il 2023 potrebbe essere il turno della moringa, pianta sub-himalayana ricca di elementi come le vitamine e le proteine (nelle foglie essiccate in primis), che si può aggiungere ad esempio in polvere a un frullato. Largo anche a semi di canapa, clorofilla e funghi come gli shitake (non più novità assoluta, questi ultimi, ma ancora in ascesa). Di tendenza, infine, anche le erbe ayurvediche con protagonisti come la pianta acquatica brahmi, sempre in polvere. Non resta che da vedere se si tratterà di mode volatili o più meritevoli di essere intercettate.
