Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è sempre più internazionale

Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG ha presentato a inizio dicembre i contenuti del Rapporto economico annuale curato dal Centro Studi di Distretto di Conegliano Valdobbiadene e coordinato scientificamente dal Cirve dell'Università di Padova.

I dati riferiti al 2016 descrivono una Denominazione sempre più orientata alla sostenibilità, con particolare spicco dei produttori di Prosecco Superiore DOCG impegnati nell'attuazione di politiche sostenibili che puntino a mantenere l'equilibrio tra sostenibilità economica, quella sociale e quella ambientale.

"Il Conegliano Valdobbiadene è una terra ricca di valore e bellezza da preservare e gestire con cura e attenzione - dichiara Innocente Nardi, presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Il Rapporto annuale stilato come di consueto dal Centro Studi di Distretto e dal Cirve dimostra che i coltivatori e i produttori di questa terra stanno lavorando con impegno proprio in questa direzione. Oltre ai dati più che soddisfacenti del biologico del 2016 e alle adesioni consistenti delle aziende ai progetti di tutela ambientale promossi dal Consorzio, viviamo con grande soddisfazione anche i dati economici del 2017 che registrano circa 93 milioni di bottiglie vendute entro la fine dell'anno. Infine - prosegue Nardi - il coronamento del nostro impegno che si esprime attraverso la crescita a valore, che nel 2017 si attesta intorno a un fatturato di 521 milioni di euro, ovvero+6% rispetto al 2015".

Questi traguardi sono stati guidati dall'attività del Consorzio che negli ultimi anni ha sviluppato e diffuso diversi progetti di sostenibilità, primo fra tutti il Protocollo Viticolo, un documento che propone e promuove un sistema virtuoso di difesa integrata della vite, in base al quale è stato prodotto l'84% del totale della produzione di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCGOltre al vino prodotto seguendo il Protocollo, il 13% è prodotto secondo i dettami della lotta integrata e il 3% secondo i paradigmi produttivi del biologico, biodinamico e protocolli di sostenibilità.

Nel 2016 il numero di imprese che imbottigliano Spumante Docg biologico risultano in aumento del 20% rispetto al 2015. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg biologico ha dimostrato una forte crescita a valore (+37%) e a volume (+32%). Il biologico è cresciuto soprattutto nel mercato italiano con una quota di oltre il 50% a volume. Sui mercati esteri, si registrano performance altrettanto interessanti. In particolare, la Germania si conferma la prima nazionale importatrice con il 34% della quota a valore, mostrando un +6% in termini assoluti sul 2015. Tra i principali importatori seguono, per rilevanza: UK (19% a volume); la Svizzera, con una quota del 15% a valore; gli USA, con il 12% della quota a valore e una crescita del 74%.

Più in generale nel 2016 la crescita sui mercati esteri ha raggiunto i 180,9 mln di euro, dunque registra una crescita del 14% a valore. Per quanto riguarda invece il volume di bottiglie vendute si arriva a 35,8 mln corrispondente a un +12%. Nel 2016 sono ben 151 le aziende che esportano Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG nel mondo, ovvero l'80% del totale.
I mercati tradizionali sono i mercati in cui il Prosecco Superiore DOCG è radicato da più tempo. Qui le importazioni continuano a crescere, ma più lentamente trattandosi di mercati maturi.
La Germania si conferma il primo mercato di esportazione per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG,con una crescita del 15% a valore corrispondente a 40 mln di euro e a 7, 4 mln di bottiglie vendute da 120 aziende esportatrici. In Svizzera la crescita arriva addirittura al 16% a valore ovvero 33 mln di euro, per 7,1 mln di bottiglie vendute da 108 aziende esportatrici. Infine in Austria si cresce del 14%, 8,8 mln di euro per 1, 8 mln di bottiglie vendute da 100 aziende esportatrici.

I mercati strategici sono invece quei mercati, talvolta molto ampi per dimensione, in cui la crescita ha subito una forte accelerata negli ultimi anni. Ne fanno parte tra gli altri: il Regno Unito, USA, Benelux e Canada. In UK si registra in realtà un calo del 9% a valore che corrisponde a 27,5 mln di euro e 5,5 mln di bottiglie vendute. Oltre Manica operano 93 aziende esportatrici. Nel Benelux è una vera e propria impennata: +74% ovvero 14,8 mln di euro per 2.9 mln di bottiglie vendute da più di 100 aziende esportatrici.
Oltre Oceano invece crescono sia Usa (+8%, 13,8 mln di euro per 2,9 mln di bottiglie) che Canada (+12% 6,1 mln di euro per 1,4 mln di bottiglie).
I nuovi importatori invece sono quei mercati che solo recentemente hanno approcciato il mercato del vino e degli spumanti, sono piccoli ma promettenti. Tra questi Australia e Nuova Zelanda che crescono a valore del 48% corrispondenti a 5,4 mln di euro per 970.000 bottiglie vendute da 34 aziende esportatrici. Cina e Hong Kong che crescono del 45%, corrispondente a 840.000 euro e 183.000 di bottiglie vendute da 17 aziende esportatrici.

In tutte e quattro le macro aree Nielsen il Conegliano Valdobbiadene continua a crescere. Il Nord est si conferma la prima area con un incremento del 6% rispetto al 2015 e 20 mln di bottiglie vendute; il nord ovest registra un +8% raggiungendo un volume del 17.3 mln di bottiglie. Se invece il Centro resta sostanzialmente stabile, sui 7,8 mln di bottiglie, è l'area Sud e isole che imprime l'accelerata più significativa: una crescita del 12% e 4,4 mln di bottiglie vendute.

Infine analizzando i canali di vendite si evince anche nel 2016 le centrali d'acquisto si sono confermate il principale canale di vendita con una quota 37% seguite dall'Ho.re.ca. con una quota del 29% e dai grossisti con il 26%.

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