Il consumatore e il plastic money: fascino e timori di un rapporto critico

Primo Piano – Le carte di pagamento assumono un ruolo sempre più importante nella dinamica di acquisto. (Da MARK UP 191)

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1.
Il fattore psicologico incide sulla diffusione

2. Si allarga lo spettro
di utilizzo delle carte

3. Il contactless una modalità per la svolta

Le carte di pagamento stanno erodendo terreno ai contanti negli acquisti dei consumatori, anche in Italia.
Studi condotti da Tns Italia, in particolare dal team dedicato alle ricerche qualitative finance, mettono in luce la complessità del rapporto psicologico con questi strumenti di pagamento, che (pur con le debite differenze fra i vari tipi di carta) da un lato esercitano un certo fascino, dall'altro attivano timori e resistenze, condizionandone la diffusione e l'utilizzo.

Vantaggi e insidie
I vantaggi e i punti di forza riconosciuti alle carte di pagamento sono vari: soprattutto la comodità e praticità di disporre in qualsiasi momento e luogo (anche all'estero) di denaro per i pagamenti, la sicurezza del non portare con sé somme consistenti di denaro contante, ma anche l'immagine di modernità e a volte di status. I timori sono invece quelli di perdere il controllo delle proprie spese, di dover affrontare costi elevati, di incontrare difficoltà e resistenze a utilizzare la carta presso alcuni esercenti, di incappare in problemi di sicurezza (soprattutto per i pagamenti online).
L'attenzione dei media e dei consumatori si è concentrata negli ultimi tempi in particolare sulle carte revolving e sulle carte prepagate. La carta di credito revolving, permettendo di rateizzare il pagamento, costituisce uno strumento di finanziamento per gli acquisti. In quanto tale assume significati ambivalenti: offre la possibilità di realizzare sogni e desideri di acquisto che altrimenti non ci si potrebbe permettere; ma, anche a causa degli interessi spesso elevati e del meccanismo di calcolo non sempre chiaro per il consumatore, fa temere la perdita di controllo del proprio conto economico e la dipendenza da uno strumento che sostiene acquisti “drogati”. Le carte prepagate erano circa 9 milioni di unità a dicembre 2009 secondo Banca d'Italia. La tipologia più versatile è quella “a spendibilità generalizzata” (ossia utilizzabile presso una molteplicità di esercenti) e ricaricabile: è vissuta come un “borsellino elettronico” ricaricabile. Un'indagine Tns (Fonte: Tns - “Le carte prepagate”- 2009) testimonia i principali vantaggi percepiti dagli italiani utilizzatori di prepagata. Il 57% la usa per acquisti online: il rischio di uso fraudolento in rete da parte di altri è infatti considerato inferiore a quello di una carta di credito classica perché limitato alla sola cifra caricata. Il 24% la utilizza all'estero e il 16% segnala il vantaggio di poter realizzare, tramite la prepagata, un efficace controllo sul budget di spesa: sia che la si usi personalmente, sia che la si affidi al figlio, il tetto di spesa è definito e vincolato dalla cifra caricata. Le prepagate sono spesso utilizzate (10%) proprio per mettere a disposizione dei figli piccole somme.

Evoluzione della specie
La carta prepagata si è poi evoluta in qualcosa di simile a un conto corrente con associato un codice Iban per operazioni tipiche di un conto corrente (bonifici, accredito stipendio, domiciliazione utenze, ecc). Questa carta ricaricabile è apprezzata soprattutto dai target che si affacciano al mondo bancario alla ricerca di uno strumento semplice e poco costoso, che consenta loro di effettuare operazioni “basiche”. Studenti, giovani alle prime esperienze di lavoro e immigrati sono target preferenziali di questo prodotto, che viene vissuto come una chiave d'ingresso facilitata e poco impegnativa al mondo bancario, utile in un momento di precarietà e difficoltà come l'attuale, che vede il consumatore alla ricerca di prodotti semplici, che aiutino a risparmiare e efficienti nella gestione del denaro.
Il prossimo muro da abbattere per le carte è quello dei micro-pagamenti: la carta contactless, che permette di pagare in un attimo avvicinandola al device del punto di vendita (senza strisciare e firmare) ha raccolto la sfida: ma questa è una storia ancora da scrivere, perché il prodotto sta muovendo i primi passi.

* Qualitative Associate Director Tns Italia

Modalità e tipologie di plastic money

  • Carta di debito: addebita immediatamente sul conto corrente del titolare le spese effettuate (esempio tipico: la cosiddetta “tessera Bancomat”)
  • Carta di credito a saldo: l'addebito sul conto corrente per le spese effettuate nel mese è differito solitamente al mese successivo, senza interessi
  • Carta di credito revolving: permette di rateizzare il pagamento, costituendo in tal modo uno strumento di finanziamento che prevede l'applicazione di un tasso di interesse
  • Carta prepagata: permette di spendere la somma che è stata precedentemente caricata sulla carta

Allegati

191-MKUP_PlasticMoney
di Mario Ravasio / luglio 2010

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