Il consumo fuori casa pare colpire i locali del tempo libero serale

Beverage Scenari –

Se in ambito domestico le bevande
“tengono”, fuori casa il
quadro dei consumi non appare
roseo. Secondo i dati emersi dall’indagine
realizzata da Cda (Consorzio
Distributori Alimentari) il
2008 si è chiuso con un calo generalizzato
dei consumi di bevande
del 3,65%.

La crisi sembra colpire in maniera
più significativa i locali dedicati
al “tempo libero serale”, dove si
è registrato il -7,30%. Il calo ha riguardato
prevalentemente il consumi
di alcolici: -18,36% delle birre,
-10,05% dei vini speciali, -4,78% dei
superalcolici. Il fenomeno sembra
dovuto principalmente all’inasprimento
delle sanzioni per la guida
in stato di ebbrezza e all’ulteriore
riduzione del tasso di alcol consentito.
Anche negli altri canali la
situazione risulta, comunque, negativa.
In concreto i bar tradizionali
sono calati del -3,12%, mentre
la ristorazione ha fatto registrare
“solo” un -2,71%.
Tra i diversi segmenti soffrono in
primis le birre, con un crollo che
sfiora il 10%, e i ready to drink, con
una media del -20,17%.
Anche i vini
cosiddetti speciali, gli aperitivi
monodose e i succhi di frutta
evidenziano una situazione di
crisi. Trend lievemente positivo
per l’acqua (+1,67%), le bibite gassate
(+0,47%) e gli energy drink
(+5,04%), che proprio nel fuori casa
sviluppano la parte più consistente
delle vendite.

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