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1. Il corporate real estate management (Crem)
è una nuova disciplina attraverso la quale supportare la strategia aziendale, liberare nuove risorse finanziarie, ricercare razionalizzazioni e recuperi di efficienza
Gli ultimi due anni di sofferenza per il real estate hanno sancito da una parte la fine di un’era dominata dalla finanza, aprendone un’altra che tra mille difficoltà forse riuscirà a fare emergere migliori prodotti immobiliari, nuove iniziative di sviluppo e prassi gestionali innovative. Da quest’ultimo punto di vista, gli investitori hanno già ricominciato a considerare i patrimoni immobiliari come una risorsa da valorizzare anche attraverso una gestione attenta e orientata alla massimizzazione del reddito, volta a:
- diminuire i costi di gestione del patrimonio
- ottimizzare redditività e processo di produzione dei ricavi
- massimizzare il rendimento del capitale
- rivalutare sul mercato gli immobili
- razionalizzarne l’utilizzo
- valorizzare funzionalmente e urbanisticamente gli immobili destinati alla creazione di risorse economiche e finanziarie
- migliorare l’immagine della proprietà.
In altre parole, si torna a concentrarsi sulla gestione, ponendo grande attenzione a fattori come qualità degli inquilini, durata dei contratti di locazione, contenimento del vacancy rate (livello di sfitto), privilegiando la qualità edilizia e puntando sui servizi come fattore critico di successo ed elemento differenziante.
In maniera del tutto analoga anche le multinazionali, cioè gli utilizzatori d’immobili, hanno iniziato a confrontarsi attivamente e in maniera strategica con il tema del patrimonio immobiliare aziendale.
Non è un caso che nel mercato anglosassone, notoriamente il più evoluto dal punto di vista della gestione immobiliare e dell’outsourcing di servizi aziendali, si stia evidenziando una nuova disciplina, il corporate real estate management (Crem), attraverso la quale supportare la strategia aziendale, liberare nuove risorse finanziarie, ricercare razionalizzazioni e recuperi di efficienza.
Il Crem fonde in una visione unitaria le attività strategiche per lo sviluppo e la valorizzazione del capitale immobiliare (asset management), con quelle amministrative e tecniche volte alla massimizzazione della redditività derivante dai canoni di locazione dei singoli cespiti (property management), e con quelle operative e gestionali finalizzate al mantenimento in efficienza degli immobili e l’adattamento degli stessi alle diverse esigenze degli utilizzatori (facility management).
Il corporate real estate rappresenta un ottimo esempio di come il mercato stia andando, seppur con gradualità, verso una visione più articolata dei servizi immobiliari.
Storicamente il mercato dei servizi immobiliari si è sviluppato attraverso la crescita di servizi specializzati in quattro grandi macrocategorie: facility management, asset management, property management, e servizi professionali (brokerage, valuation, technical expertise).
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Allegati
- Cci2009/2-Crem
- di Giuseppe Rago / novembre 2009
