Il formaggio Asiago punta sulla Corea del Sud

Per tre giorni il Consorzio di tutela incontrerà stampa e opinion leader del Paese asiatico

La globalizzazione è uscita un po’ ammaccata dalla stagione pandemica prima e dalle tensioni geopolitiche poi, ma non è venuta meno, al massimo si presenta con caratteristiche e geografie differenti. Così per i brand italiani che vogliono affermarsi nel mondo non è il momento di mollare sul fronte della comunicazione. È in questa cornice che si inquadra l’iniziativa annunciata dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago, i cui rappresentanti hanno deciso di volare in Corea del Sud per incontrare – dal 30 ottobre al 2 novembre - stampa, opinion leader e mondo della ristorazione insieme al partner Gambero Rosso.

L’obiettivo è accrescere la notorietà nel Sud-Est asiatico

Si tratta della tappa iniziale di un ampio disegno che nei prossimi anni porterà a realizzare azioni promozionali di lunga gittata in vari paesi del Sud Est asiatico. Nella nazione che dal 2011, con l’accordo di libero scambio (Fta) siglato con l’Unione Europea, riconosce e tutela il formaggio Asiago.

L’Asiago sarà Official Cheese del prestigioso evento di presentazione dell’eccellenza gastronomica e di una selezione dei migliori vini d’Italia del made in Italy realizzato in collaborazione col partner Gambero Rosso oltre che protagonista dell’esclusiva masterclass di abbinamento con una selezione di vini premium guidata dal giornalista Marco Sabellico, voce nota e autorevole del mondo del vino e curatore della guida Vini d’Italia del Gambero Rosso.

Le potenzialità di Seul nell’economia globale

Economia emergente, la Corea del Sud è diventata il terzo paese di sbocco dell’export italiano in Asia, cresciuto, nel 2022, del +17,3% in volume rispetto all’anno precedente. Alla ristorazione italiana, ambasciatrice del prodotto d’origine certa, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago dedica, in questa occasione, il premio speciale per il ristorante con la migliore selezione di formaggi italiani Dop. Il riconoscimento sarà assegnato al ristorante “Paolo De Maria”, dell’omonimo executive chef, punto di riferimento a Seul per la sua attenta selezione delle materie prime e la capacità di proporre l’essenza della tradizione culinaria italiana. La visita in Corea del Sud si conclude con un calendario di appuntamenti dedicati ai più importanti operatori del mondo dell’HoReCa e della Grande Distribuzione.

“La proposta di valore del formaggio Asiago riesce oggi a rispondere a esigenze di mercati solo apparentemente lontani – afferma Flavio Innocenzi, direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago. - Aprire gli orizzonti, intercettare le richieste di una ristorazione sempre più consapevole e di consumatori esigenti come quelli coreani è parte di un percorso che ci porta a valutare in tutto il mondo nuovi sbocchi e nuove opportunità per far conoscere ed apprezzare la nostra produzione”.

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