Il futuro dei negozi? Andiamo a scoprirlo in Cina

Gli opinionisti di Mark Up (da Mark Up n. 276)

Il futuro del retail è arrivato. Mentre tutti gli occhi sono puntati su Amazon Go, i due maggiori retailer online cinesi, Alibaba e Jd.com, si stanno muovendo velocemente su larga scala con negozi digitali e automatizzati, investendo e testando tecnologie per molti aspetti più avanzate. Ecco qualche esempio. Nel 2017 Alibaba ha aperto il minimarket Tao Café che utilizza, come Amazon Go, telecamere e software di riconoscimento facciale per il monitoraggio e l’acquisto, così come tecnologia, dati e logistica per integrare le esperienze di acquisto online e offline. Nei negozi alimentari Hema di Alibaba (arriveranno a 2.000 in Cina nei prossimi tre/cinque anni) i clienti visualizzano i dettagli sui prodotti tramite app, oppure ordinano la spesa a casa: consegna in 30 minuti. Anche Jd.com dispone di tecnologie simili nei suoi minimarket e nei 7Fresh, negozi con carrelli smart che accompagnano i clienti lungo corridoi virtuali. I retailer di tutto il mondo devono seguire Alibaba e Jd.com come fonti di ispirazione o potenziali partner. Ma prima di lanciarsi nell’innovazione tecnologica, occorre fare attente valutazioni a largo raggio, riconoscendo sempre i propri limiti: alcune tecnologie a prima vista sembrano promettenti, ma possono rivelarsi premature. Come Scan & Go di Walmart, strumento per pagare gli articoli senza passare dalla cassa, introdotto nel 2014 e ritirato dai negozi ad aprile 2018. Infine, una volta individuata una tecnologia, le aziende devono decidere se acquistarla, svilupparla in autonomia o in partnership, come ha fatto Jd.com con Intel per una soluzione di realtà aumentata per camerini 3D e specchi per il trucco.

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