Il futuro odierno visto da Zuarina

Lo storico Il prosciuttificio di Langhirano presente alla 17esima edizione di Identità Milano. Una partnership che si è concretizzata nel progetto Bollicine del mondo

Identità Milano, il Congresso organizzato da Identità Golose dal 21 al 23 aprile, ha ospitato per la sua 17esima edizione anche Zuarina, l’azienda di Langhirano che fa parte di gruppo Clai, assieme alla stessa cooperativa agroalimentare Clai e a Faggiola, specializzata in prodotti caseari tipici toscani.

Un ottimo presupposto per un prosciuttificio nato nel lontano 1860 e che ha sempre fatto del connubio fra il rispetto delle tradizioni e l’interpretazione delle esigenze di consumatori e clienti una delle sue maggiori prerogative.

Il futuro è oggi il tema lanciato per quest’anno.  “L’avvenire si costruisce col lavoro quotidiano -sottolinea Gianfranco Delfini, direttore marketing Zuarina-, ma per ottenere risultati importanti è quantomai decisivo non smettere mai di salvaguardare le proprie radici; sono loro che definiscono la storia e l’identità di un’impresa, gettando le basi per proiettarla nel futuro”.

I prodotti che in modo esemplare manifestano il senso di questi elementi chiave sono quelli a lunga stagionatura, come il Prosciutto Crudo di Parma Zuarina 30 mesi: “Si tratta di uno dei prodotti di maggior valore portati a Milano al Congresso di Identità Golose. È senz’altro uno dei simboli del nostro percorso di qualità”.

E se c’è qualcosa che soltanto il tempo può insegnare è l’importanza dell’ascolto.

Zuarina ha trovato una collocazione di rilievo sul mercato perché non ha mai smesso di mettersi in connessione coi consumatori e interpretarne le esigenze, anche quelle latenti. “Il percorso Bio a cui abbiamo dato vita e stiamo sostenendo con forza crescente è nato proprio valorizzando questa logica. L'obiettivo, come anche questa scelta dimostra, è proporre una qualità elevata per ogni trend individuato”.

L'azienda conta solo su carni italiane. A cui si aggiungono un pizzico di sale, il tocco artigianale nella lavorazione e una stagionatura lenta e paziente che avviene nella cantina interrata dello stabilimento di Langhirano.

Gli addetti alla selezione iniziale esaminano ogni coscia per forma, resa potenziale e identificazione di eventuali difetti (colore, massa grassa e magra, macchie). È necessaria tanta esperienza, perché partire da un’ottima materia prima è fondamentale per realizzare un prodotto di qualità costante. Ma nell’intero processo produttivo sono diversi i passaggi complessi e delicati, in cui sono le più piccole attenzioni e i dettagli a generare valore. Come ad esempio la fase di riposo “a freddo”, che in Zuarina dura 120 giorni, significativamente più lunga della media del settore.

Zuarina propone, come ulteriore componente di distintività, un disosso di alta qualità.

Si tratta di un’attività che viene effettuata all’interno dello stabilimento da maestri salumieri che utilizzano solo corde (niente graffette), rifilando il prosciutto in modo ottimale. In più, nel formato “addobbo” la cotenna non è sovrapposta, consentendo ai clienti trade un importante recupero a livello di costi.

L’obiettivo di aggiungere valore e qualità alla proposta tiene sempre conto anche della centralità di temi come la valorizzazione del territorio e delle relative tradizioni. Come dimostra anche la Culatta, una delle ultime novità in casa Zuarina e splendida sintesi dell’identità del marchio.

E a rafforzare ulteriormente il senso della partecipazione del prosciuttificio di Langhirano è anche la partnership con Identità Golose che si è concretizzata nel progetto “Bollicine del mondo”, un’app gratuita che riunisce 500 cantine di 27 Paesi sparsi nel pianeta. Un piano ambizioso che permette di vivere le storie delle grandi famiglie del vino, spostandosi attraverso territori nuovi e suggestivi itinerari enogastronomici.

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