Il layout dei negozi si confronta con l’emergenza Covid-19

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Il layout dei negozi si confronta con l'emergenza Covid-19, cosa è cambiato, e cosa abbiamo imparato? L'analisi di Giorgio De Ponti, product strategy manager di Epta, professore di Industrial Design al Politecnico di Milano, con uno sguardo a ciò che possiamo aspettarci nel prossimo futuro.

Giordio De Ponti Epta
Giorgio De Ponti, Product Strategy Manager di Epta e Professore di Industrial Design al Politecnico di Milano

Comodità, sicurezza, salute: il layout dei negozi con l'emergenza Covid-19

Il nuovo focus sulla sicurezza e la salute determinato dalle precauzioni imposte dalla pandemia ha fatto sì che cambiasse sia il modo di organizzare le merci in negozio, sia la relazione con i clienti. Sono nati nuovi servizi e nuovi strumenti per erogarli. Dopo la corsa all'eCommerce che ha caratterizzato la prima fase della pandemia, l'accelerata delle consegne a domicilio e del click&collect o del drive, adesso assistiamo a una stabilizzazione ma sempre all'insegna dell'omnicanalità. "I retailer -dice De Ponti- pur continuando a potenziare le innovazioni tecnologiche offerte dal mondo digital, si stanno concentrando nella definizione di un nuovo punto vendita fisico. Un luogo dove far riscoprire, ancora più che nel passato, il piacere di fare la spesa e in cui l’esperienza e la valorizzazione delle relazioni con il personale giocheranno un ruolo fondamentale.

Il layout dei negozi si confronta con l'emergenza Covid-19 - Brescia Elnos Gran Vista
Il layout dei negozi si confronta con l'emergenza Covid-19 - Brescia Elnos GranVista

L'accelerazione dei trend precedenti

Omnicanalità, attenzione alla salute e al benessere, digitalizzazione, relazione con il cliente, sono tendenze presenti già in precedenza che il Covid ha solo accelerato e che in questa fase si stanno consolidando. Vale per i consumatori ma anche per le aziende. Per esempio, sempre più attenzione viene dedicata all'eticità del fare business, con i report di sostenibilità, la dichiarazione dei valori aziendali, l'impegno diretto sul territorio. Gli acquisti si spostano sul biologico, sul prodotto italiano e a km 0, o comunque dell'area dove si trova il negozio, per contribuire con i propri acquisti alla prosperità del luogo dove si vive, in una fase di crisi economica.

Secondo un'indagine Coop-Nomisma, made in Italy, green e bio saranno sempre più richiesti nel 2021 insieme a quelli con ingredienti freschi, e questi stessi aspetti contribuiscono a costruire il concetto di "prodotto sostenibile", quindi capace di coniugare il rispetto dell'ambiente, l'impatto di prossimità e la salubrità della filiera.

Prossimità e tradizione

Il tema della prossimità non riguarda solo la filiera, ma anche il format del punto di vendita. Il lockdown ha spinto alla riscoperta del negozio sotto casa, che ha saputo dare delle risposte e si è guadagnato la fiducia dei clienti attraverso la disponibilità del personale, prodotti di qualità e del territorio, la proposta di genuinità e ingredienti di base. Si conferma un punto di riferimento per i consumatori.

Freschi e surgelati: come valorizzarli?

Il layout dei negozi è costretto a confrontarsi con l'emergenza Covid-19: se  clienti si fermano meno in negozio, i prodotti, anche i freschi e i surgelati, devono essere più visibili e l'assortimento deve essere di facile lettura, oltre che facile da prelevare. L'ergonomia visuale diventa quindi cruciale: altezze dei banchi, inclinazione delle mensole, l'illuminazione, le finiture, i colori, un insieme di aspetti che definisce l'interazione con il cliente e qualifica il prodotto, permettendo che siano percepite la qualità e la freschezza.

Il layout dei negozi si confronta con l'emergenza Covid-19 - Epta 2020
Il layout dei negozi si confronta con l'emergenza Covid-19 - Brescia Elnos Gran Sibari

"Nel reparto ortofrutta -spiega De Ponti- stiamo assistendo all’introduzione di isole refrigerate semiverticali che si affiancano ai verticali positivi e ai tradizionali espositori non refrigerati. Un format che nasce dalla necessità di disporre la merce per tipologie di varietà e rispondere così alla richiesta dei consumatori di realizzare comparazioni rapide, mettendo al contempo in risalto i confezionati più apprezzati, della IV e V gamma".

A tutela della merce

Il Covid ha anche dato rilievo al tema ambientale, al controllo dei consumi e anche degli sprechi alimentari. Qui vengono in aiuto le tecnologie come quella che permette il telemonitoring de banchi, con la reportistica in tempo reale e allarmi in caso di alterazione dei parametri predisposti. La manutenzione completa il quadro dei servizi necessari a contenere i consumi e scongiurare i guasti.

"Ritengo che il retail del prossimo futuro si baserà sicuramente su un modello di economia circolare che abbraccerà, oltre a una severa selezione delle referenze -prosegue De Ponti- una progettazione del layout dello store e delle attrezzature a basso consumo energetico e costituite da materiali durevoli, riciclati o completamente riciclabili, secondo il principio delle 3 R: Ridurre – Riutilizzare – Riciclare". A facilitare il passaggio, accanto alla maggiore sensibilità delle persone, l'entrata in vigore del regolamento europeo Ecodesign (2019/2024) per gli apparecchi della refrigerazione commerciale destinati a esposizione e vendita di prodotti freschi e surgelati.

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