Il marchio Italia aumenta di valore: la classifica globale 2016

L’analisi annuale di Brand Finance conferma il nostro brand nazionale in nona posizione, ma con rating e parametri economici in miglioramento. Stati Uniti sempre al vertice seguiti dalla Cina. La Germania mantiene il bronzo ma peggiora.

Il marchio Italia rispetto allo scorso anno vale il 5% in più, ovvero 1.521 miliardi di dollari, quasi quanto il Pil. Non solo. Secondo la classifica 2016 di Brand Finance il nostro rating merita un positivo passaggio da A+ ad AA-, con importante contributo del singolo marchio Made in Italy, che cresce del 21% raggiungendo i 205 miliardi di dollari di valore.

Il brand nazionale è definito da un mix di fattori più o meno tangibili, capaci di influenzare e guidare le scelte di acquisto dei consumatori e gli investimenti sul territorio.
Ad incidere su quest’ultimo sono anche una serie di asset derivanti dal contesto sociopolitico e dallo scenario commerciale di business.

A dominare il ranking sono ancora una volta gli Stati Uniti, grazie soprattutto al Pil e alla fortissima percezione positiva sulla facilità di fare business nel Paese. Segue con costanza la Cina, che conferma un trend numerico ascendente grazie al forte impegno per la costruzione di marchi e all’implementazione dell’organizzazione sociale e imprenditoriale.

Discorso diverso per la Germania, che pur rimanendo terza continua a perdere colpi, in particolare a causa degli scandali. Calo anche per il Regno Unito, che retrocede di uno step per lasciare spazio al Giappone.

classifica 2016

classifica 2016 2

Focus sul marchio Italia
Il nostro Paese, in particolare:

  • migliora notevolmente l’immagine nell’ambito dell’organizzazione sociale, ad eccezione di quella del sistema giudiziario che rimane piuttosto bassa (46° posto)
  • migliora la percezione sulla facilità di fare investimenti: rimane piuttosto bassa la governancema migliora la situazione di mercato e quella dei talenti
  • migliora lievemente la percezione sulla fruizione di beni e servizi
  • conferma un’immagine elevata presso i consumatori internazionali, interessati soprattutto all’acquisto di prodotti e servizi
  • conferma un’immagine troppo bassa per gli uomini di affari interessati a fare business

Il commento di Massimo Pizzo, Managing Director Italia di Brand Finance
“Per aumentare la crescita, il Governo italiano dovrebbe evidenziare ulteriormente le positività del paese, evitando che, come in passato, i media internazionali riprendano solo notizie di scandali e disastri. Nonostante le buone performance, la AA- del brand Italia dimostra che ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Oltre ai problemi funzionali di cui siamo ben consci, ci penalizzano le aspettative e soprattutto l’opinione degli italiani stessi, che frequentemente sono incaricati dalle multinazionali di scegliere se investire o meno nel nostro Paese".

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