Il settore vacanziero spinge la ripresa

Turismo – In aumento al 56% gli italiani che quest’estate andranno in vacanza. Plebiscito per il mare da parte della famiglie con bambini. Sardegna, Toscana e Trentino Alto Adige le regioni più gettonate.

Stremati dalle conseguenze, finanziarie e psicologiche della crisi, quest’estate gli italiani hanno più che mai bisogno di una vacanza. E aumenta non di poco la percentuale di connazionali pronti a fare le valigie, dal 49% del 2009 al 56%. Sono i risultati del sesto Osservatorio Europcar-Doxa che, con 1.000 interviste su un campione rappresentativo della popolazione italiana, questa stagione punta i riflettori su un segmento importante, quello delle famiglie con figli sotto i 18 anni.

Più lunghe meno low cost e al mare

Tra i quasi 29 milioni di italiani che non rinunceranno alla vacanza estiva, il 28% è costituito da famiglie con figli fino a 18 anni al seguito (equamente distribuiti nelle fasce fino a 6 anni (11%), tra i 7 e i 12 anni (13%) e tra i 13 e i 18 anni (12%)). Per questi, l’accoppiata classica, quasi da boom anni ’60, mare + macchina pare ancora molto attuale.

Altro che popolo di navigatori, gli italiani sembrano non avere alcuna intenzione di allontanarsi dalla spiaggia: sceglieranno le località balneari in 3 su 4 (73% del totale, sia chi ha figli, sia chi non li ha), preferendola alla montagna (12%, che però sale al 15% per le famiglie con figli) e alle altre mete (città d’arte, tour, campagna, lago) che, insieme, raccolgono il restante 15% dei consensi.

E il mare di casa nostra, si sa, è più blu degli altri: nonostante il 25% sia convinto che all’estero l’offerta dedicata sia più ampia, le famiglie tendono a restare in Italia (dal 73% della media nazionale si sale all’82%). Tra le regioni più gettonate, al primo posto c’è la Sardegna (13%), seguita da Toscana e Trentino Alto Adige (entrambi, all’11%, che però salgono al 15% in Toscana, per chi ha figli di 7-12 anni, e al 13% in Trentino, per chi ha bambini sotto i 6 anni), seguite da Puglia (9%), Veneto (8%), Calabria e Sicilia (7%). Una graduatoria che ricalca solo in parte quella nazionale, che quest’anno vede tornare in auge le isole (Sardegna, 14%, e Sicilia 11%), seguite dal terzetto Toscana, Calabria e Puglia (tutte al 9%).

Per le proprie “creature” poi si è disposti a spendere anche qualcosa in più, perché le vacanze low budget con zaini e ostelli di dubbia igienicità se le faranno magari loro tra qualche anno, ma non certo ora con mamma e papà. Che metteranno mano al portafoglio per pagare qualche servizio in più, ma anche per fare una vacanza più lunga: mentre il 57% si accontenterà dei 7 - 10 giorni della media nazionale, un non trascurabile 36% si fermerà in vacanza 2/3 settimane (contro la media del 28%).

Commenta Marco Luigi Brotto Rizzo, direttore marketing di Europcar Italia: “La gente vuole andare oltre la crisi e lo fa ricominciando a investire nei viaggi, con il 67% che dichiara di avere a disposizione lo stesso budget dello scorso anno o più (era il 58% l’anno scorso). Dopo la moda, e la necessità, delle vacanze “mordi e fuggi” torna quindi la vacanza goduta fino in fondo, e con famiglia al seguito, per almeno una settimana. E se lo scorso anno la montagna aveva guadagnato punti sul mare, quest’anno le località balneari saranno prese d’assalto dai nostri connazionali, probabilmente anche a causa delle rigide temperature degli ultimi mesi.”


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome