Pubblicato proprio in questi giorni, il nuovo report di eBay sul business sviluppato dalle imprese italiane attive sulla sua piattaforma premia, di fatto, le piccole realtà del Centro Sud, assegnando il palmares a Campania, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.
Queste regioni, con le loro piccole realtà imprenditoriali, guidano la classifica nazionale per "Densità Digitale", un indicatore pro-capite che misura l'attività delle imprese su eBay.
“È un indicatore –spiega Barbara Bailini, head of categories eBay in Italia- che misura l'attività delle piccole imprese su eBay, parametrando i dati in base alla popolazione di una determinata regione. Per calcolarla, si considerano il numero di imprese attive sulla piattaforma, ossia quelle che generano almeno 10.000 dollari di fatturato annuo, e si confronta questo numero con la media nazionale. Le regioni vengono quindi classificate in base a questo rapporto e questo ci consente di vedere dove le piccole imprese sono più attive nell’eCommerce rispetto alla loro popolazione. È evidentemente una misurazione diversa rispetto ai parametri dell’economia tradizionale, ma ci consente di mettere in luce come alcune regioni, Campania in primis, mostrino un'elevata densità digitale, superando altre aree del Paese in termini di attività imprenditoriale online”.
La Campania guida la classifica italiana tra le regioni
Nonostante le sfide socio-economiche, queste regioni dimostrano una forte dinamicità nel settore dell'eCommerce, a conferma di come, grazie alla digitalizzazione, business di successo possano emergere anche al di fuori dei grandi centri urbani o dei poli industriali.
“Gli imprenditori di queste regioni –prosegue Bailini– hanno di fatto trovato nell’eCommerce una modalità parallela e alternativa per affrontare le difficoltà legate alla disoccupazione, al rischio di povertà, al Pil basso”. Un aspetto interessante che emerge dal report è come la Campania, in particolare, non solo guidi la classifica italiana, ma sia anche tra le regioni più attive a livello europeo, piazzandosi al secondo posto nella graduatoria europea per Densità Digitale su eBay, superata solo dall'Oberpfalz, in Germania, e superando regioni più ricche e industrializzate.
In un Paese come l’Italia, nel quale il tessuto economico è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, nel Centro Sud le Pmi rischiano di essere meno efficienti, rispetto alle grandi aziende, a causa della mancanza di economie di scala e della loro capacità di reazione più lenta in situazioni di crisi, come quella vissuta durante il Covid. “Ed è qui che l'eCommerce, e in particolare piattaforme come eBay, aiuta a colmare queste debolezze, offrendo alle piccole imprese uno strumento per superare le difficoltà locali, lavorare da remoto e competere su scala più ampia, riducendo il divario rispetto alle imprese del Nord Italia”.
Esportare con eBay: opportunità globali per le piccole imprese
E poi c’è l’export. In generale -in questo caso non ci sono sostanziali scostamenti tra le regioni- ben più del 90% delle piccole imprese italiane attive su eBay esporta i propri prodotti, raggiungendo in media 15 mercati internazionali. Va sottolineato che la percentuale di piccole imprese tradizionali attive nell’export è decisamente più basso: nell’ordine del 5%. Significativo è anche il fatto che oltre la metà di queste aziende vende in almeno 10 mercati esteri e che la media complessiva è di 15 mercati raggiunti, laddove le piccole imprese tradizionali ne raggiungono in media 6.
“Questi dati –commenta Bailini- sottolineano il ruolo centrale dell'eCommerce come strumento di crescita inclusiva, capace di eliminare le barriere geografiche e offrire pari opportunità di accesso ai mercati globali. Grazie a piattaforme come eBay, l'export non è più riservato alle grandi aziende, ma accessibile anche alle piccole realtà, che possono così intercettare la domanda internazionale e competere su scala globale. Oggi, vendere all'estero non è più solo un'opportunità, ma una necessità per restare competitivi”.
Per altro, prosegue nella sua analisi la manager, eBay è una piattaforma “reday to go”. Questo significa che una volta registrata, l’impresa può pubblicare il suo primo annuncio in pochissimi minuti.
I principali mercati UE di destinazione delle esportazioni delle Pmi italiane presenti su eBay sono Germania, Francia, Spagna, Austria e Belgio, mentre per quanto riguarda i Paesi extra-UE, il primato spetta agli Usa, seguiti da UK, Australia, Svizzera e Canada.
“eBay semplifica l'accesso al mercato globale, permettendo sia vendite attive, ovvero con inserzioni dirette in altri paesi, sia vendite passive, in questo caso abilitando semplicemente la spedizione all'estero. Vendere all'estero non rappresenta più un costo elevato, è solo una questione organizzativa, non dissimile dalle vendite locali. Senza dimenticare che le tariffe sono le stesse che si pagano in Italia e che ci sono molti servizi e partner che aiutano le aziende nel processo. I nostri dati dimostrano che ormai quasi tutte le imprese vendono all'estero, sfruttando la natura globale del marketplace, che consente di connettere venditori e acquirenti da ogni parte del mondo, rendendo più facile anche affrontare differenze logistiche o doganali tra i diversi paesi”.
Non solo collezionismo, le categorie di successo su eBay
Un’ultima riflessione spetta alle merceologie. Il report assegna il palmares a ricambi e accessori auto, seguiti da abbigliamento, scarpe e accessori e poi casa & giardino, elettrodomestici, giochi & giocattoli. Ma anche qui vale la pena fare una riflessione. Nel corso del tempo, le categorie merceologiche su eBay si sono evolute in modo significativo, passando da un focus iniziale molto “sbilanciato” sul collezionismo a una gamma di prodotti decisamente più ampia. “Certo -spiega Bailini- l'unicità rimane centrale nel Dna della piattaforma, in particolare nelle categorie legate al collezionismo, dove gli utenti cercano oggetti rari e introvabili. Ma oltre a queste nicchie, eBay ha visto una grande crescita in altre categorie più "mainstream", come i ricambi auto e moto, che includono pezzi difficili da reperire sul mercato tradizionale. Questa diversificazione ha permesso alla piattaforma di rispondere alle esigenze sia di chi cerca prodotti di nicchia, sia di chi ha bisogni più comuni, confermando dunque il ruolo dell’ecommerce nelle attività di vendita e acquisto di qualsiasi tipologia di prodotto a livello globale”.