In arrivo 111 milioni di euro per l’agroalimentare

di Anna Parello - SgMarketing

Il 4 Febbraio è stato pubblicato da parte della Commissione il primo invito a presentare proposte sulla base del nuovo regolamento per il finanziamento dei programmi di informazione e promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi, ovvero il Regolamento UE 1144/2014. La quota di finanziamento stanziata per il 2016 ammonta a ben € 111.300.000 (budget che dovrà aumentare annualmente per arrivare a 200 milioni di euro all’anno di contributo nel 2019), così suddivisi:

  • 25,75 milioni di euro per i programmi semplici sul mercato interno
  • 67,9 milioni di euro per i programmi semplici sui paesi terzi
  • 14,3 milioni di euro per i programmi multipli
  • 3,35 milioni di euro da usare nel caso di gravi perturbazioni di mercato.

In uno scenario dominato dalla liberalizzazione e dalla globalizzazione degli scambi, la nuova politica promozionale vuole supportare il settore agroalimentare europeo nell’accesso a nuovi mercati e nella diversificazione dei paesi di sbocco. Con il claim comune “Enjoy, it’s from Europe!”, il cui utilizzo è obbligatorio in tutti i materiali di comunicazione dei programmi così finanziati, l’Unione vuole rendere i consumatori e gli operatori trade consapevoli degli sforzi fatti dai produttori europei per offire alimenti di qualità. Infatti, le azioni di informazione e di promozione cofinanziate dall’Unione hanno come obiettivo generale quello di rafforzare la competitività del settore agricolo e come obiettivi specifici i seguenti:

  • migliorare il grado di conoscenza dei prodotti agricoli dell’Unione e dei loro elevati standard qualitativi in relazione ai particolare metodi di produzione;
  • aumentare la competitività ed il consumo di tali prodotti, nonché la loro immagine;
  • rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità dell’Unione;
  • aumentare la quota di mercato dei prodotti agricoli, prestando particolare attenzione ai paesi terzi che presentano il maggior potenziale di crescita;
  • ripristinare condizioni normali di mercato nel caso di gravi turbative di mercato, perdita di fiducia dei consumatori o altri problemi specifici.

Le priorità o tematiche individuate come strategiche dal nuovo regolamento, in maniera del tutto coerente con quelle fissate dalla Pac 2014-2020, sono:

  • l’agricoltura biologica;
  • i regimi di qualità specifici dell’Unione (DOP, IGP, STG)
  • i prodotti originari delle regioni ultraperiferiche dell’Unione;
  • la specificità dei metodi di produzione nell’Unione (con particolare riferimento alla sicurezza alimentare, alla tracciabilità, all’etichettatura, agli aspetti nutrizionali e sanitari, alla sostenibilità, al rispetto del benessere degli animali e dell’ambiente) e le caratteristiche intrinseche dei prodotti agroalimentari europei.

Passando ad illustrare il tasso di finanziamento delle azioni di informazione e promozione, il prospetto sottostante sintetizza le due tipologie di programma introdotte dal regolamento e le relative caratteristiche e quote di contribuzione.Tabella

 

Tra le novità importanti apportate dal regolamento 1144 vi è l’apertura a nuovi prodotti finiti, quali cioccolato e prodotti derivati, prodotti della panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria, pasta alimentare, bevande a base di estratti di piante, mais dolce, sale, birra, caffè, the e spezie. Ammessi anche i prodotti della pesca e dell’acquacoltura (freschi, refrigerati, congelati, secchi, salati o in salamoia) solo se nel programma rientrano anche altri prodotti. Indicazioni specifiche sono state inserite per le bevande spiritose, la birra e i vini a denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta o con indicazione del vitigno (esempio consumo responsabile per le azioni sul mercato interno, in combinazione con altri prodotti per i programmi semplici).

Ciò comporterà un innalzamento del numero di progetti presentati rispetto al passato, controbilanciato però da due elementi che potrebbero diventare un freno: le tematiche ammesse a finanziamento (come visto sopra molto specifiche) e i beneficiari ammissibili.

Gli organismi che possono presentare proposte (definiti organizzazioni proponenti), al fine di garantire la rappresentatività del settore / prodotto interessato dal programma, in maniera da assicurare l’efficacia delle azioni, una dimensione significativa e un reale impatto a livello di Unione, devono rientrare in una delle seguenti categorie:

  • Organizzazioni professionali o interprofessionali
  • Gruppo (Consorzi di tutela)
  • Organizzazione di produttori o associazione di organizzazioni di produttori
  • Organismi del settore agroalimentare il cui obiettivo e le cui attività consistano nel promuovere i prodotti agricoli, riconosciuti pubblicamente dalla stato di riferimento.

Altra importante novità consiste nell’apertura ai marchi commerciali, di cui si parlerà in un prossimo approfondimento, in cui si riporteranno anche le risultanze dell’Info Day del 26 febbraio, incontro che si svolgerà a Bruxelles, aperto a organismi proponenti ed esecutori, con lo scopo di illustrare l’invito a presentare proposte per il 2016 e rispondere ai principali quesiti degli interessati.

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