I numeri del fenomeno li abbiamo già dati per il 2013 (Iot e i vantaggi per l'economia) e nel 2014 non hanno tradito le attese: 8 milioni di oggetti interconnessi tramite rete cellulare per un valore di mercato di 1,15 miliardi (+28% rispetto al 2013). Altri 400 milioni di euro per oggetti connessi con altre tecnologie. Questo ciò che merge dall'ultimo rapporto del Politecnico di Milano attraverso l'Osservatorio Internet of Tinghs rilasciato il 14 aprile 2015.
Tra gli ambiti di utilizzo spiccano le smart city nella gestione attiva e contestuale di illuminazione, mobilità e raccolta dei rifiuti. Secondo l’Osservatorio del Politecnico, lo Iot applicato alle smart city consentirebbe di risparmiare ogni anno 4,2 miliardi di euro, di abbattere le emissioni per 7,2 milioni di tonnellate di Co2 e di sottrarre ad ogni automobilista 5 giorni all’anno di coda nel traffico. Un altro numero è eloquente: il 46% dei proprietari dell'abitazione intende acquistare smart product in grado di incidere sul risparmio energetico e sulla sicurezza.
Non poteva mancare l'Expo
Si chiama Future Food District il sito espositivo nel quale saranno messe in mostra le caratteristiche della smart agricolture che consentono di ridurre fino al 40% l’utilizzo dell’acqua e i trattamenti fitosanitari. Altre applicazioni in mostra riguarderanno la smart logistica che consente di tracciare i prodotti e di monitorare i parametri di temperatura, umidità e altro lungo la filiera. Un aspetto particolarmente significativo della smart agricolture è che si tratta di una tecnologia che esprime saving consistenti non solo lungo la filiera (necessità di interoperabilità, adesione a standard e modelli condivisi) ma anche per il singolo player. Per favorire la proliferazione della smart agricolture, allo stato attuale si rendono necessarie delle metriche di valutazione dell’investimento. Indici come il ritorno dell’investimento (Roi) e periodo di rimborso (Pay Back Period) sono essenziali soprattutto per quanto riguarda il comparto e la situazione contestuale. Lo studio del Politecnico ha stimato che il Pay Back Period per un’azienda agricola di grandi dimensioni è di un solo anno, che raddoppiano e triplicano per un’azienda media e piccola.
Payback period in smart agricolture per dimensione aziendale