Integratori alimentari: la crescita spinta dal Covid si consolida

Il 66% degli italiani che assumono integratori alimentari sta continuando ad adottare le abitudini di utilizzo modificate dalla pandemia

Non solo eCommerce e smart working, la pandemia e la relativa evoluzione del concetto di salute ha spinto ulteriormente anche la crescita del ricorso agli integratori alimentari, incremento che si sarebbe successivamente consolidato. Secondo un’indagine realizzata da Ipsos per la startup VitaVi, infatti, il 66% degli italiani che assume questi prodotti sta continuando ad adottare le abitudini di utilizzo modificate a causa del Covid-19.

Nello specifico, negli ultimi 12 mesi il 65% degli italiani ha acquistato integratori alimentari e nel 2020 si è registrato un +28% nel consumo di vitamine, minerali, immunostimolanti e probiotici. Le ragioni dichiarate alla base di questa scelta sono supportare il benessere fisico (52%), rispondere a una mancanza di vitalità, energia, sensazione di stanchezza (48%) e placare sensazioni di stress, irritabilità, ansia e nervosismo (30%).

Se il 46% dei consumatori li utilizza tanto quanto prima, il 39% li utilizza più del passato, mentre non li stava utilizzando e ha iniziato a prenderli il 9%. Rispetto al periodo ante-Covid, il 24% degli acquirenti di integratori dichiara, inoltre, di aver acquistato questi prodotti con più attenzione a ingredienti e studi a supporto. In questo periodo, il 30% di chi li usava già per determinate problematiche ha provato nuove marche, mentre ha cercato di risolvere malesseri diversi dal passato il 21% dei consumatori. Il 19%, infine, ha fatto più acquisti online di integratori alimentari rispetto a prima.

La reputazione di questa categoria di prodotti, tra i consumatori, appare alta: il loro consumo fa sentire di nuovo pieni di energia, vitalità (secondo il 60% di chi li ha utilizzati), fa sentire che ci si sta prendendo cura del proprio corpo in modo intelligente (secondo il 46%), che lo si sta rispettando (38%) e aiuta a superare le proprie debolezze e a rimanere forti (38%).

Se farmacia e parafarmacia rappresentano, attualmente, i canali in cui si è acquistato maggiormente questa tipologia di prodotti (63%), vi è anche il 44% di chi ha utilizzato un integratore l’ha comprato online: complice la pandemia, si è passati tramite piattaforme generaliste di eCommerce (48%), i siti delle farmacie online (46%), i siti dei produttori (29%).

 

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