Secondo lo studio Jll, nel 2020 in Europa il settore living ha registrato 83,4 miliardi di euro di capitali investiti. Gli investitori sono pronti a espandersi in nuovi mercati e si attendono un 2021 particolarmente positivo per il Multifamily

Secondo la nuova European Living Investor Survey, realizzata congiuntamente da JLL (di seguito Jll) e Aberdeen Standard Investments, il settore residenziale (living) in Europa ha dimostrato notevoli capacità di reazione e adattamento (resiliency) alla pandemia da Covid 19 registrando un totale di 83,4 miliardi di investimenti nel 2020 (+10% rispetto al 2019). Al sondaggio hanno preso parte 40 investitori per un totale di circa 9,5 trilioni di euro di asset in gestione, di cui oltre 100 miliardi di euro nel settore living europeo.

La diversificazione come nuova strategia di investimento

Secondo l'indagine il 59% degli investitori vuole aumentare la propria asset allocation nel comparto residenziale, il 63% di coloro che hanno preso parte al sondaggio ha l’ulteriore obiettivo di espandersi in almeno un altro segmento del settore e il multifamily si conferma il segmento più attrattivo. Il fatto che 11 paesi europei abbiano ricevuto oltre i 2 miliardi di euro di investimenti negli ultimi 24 mesi, dimostra che ci sono molteplici opportunità in termini di prodotto e di profili di rendimento.

Alta anche la percentuale di investitori che vogliono aumentare i loro investimenti in altri paesi attraverso il comparto degli studentati (student Housing, 34%), mentre meno di un investitore su cinque sta cercando di ampliarsi nell’edilizia convenzionata (17%), nella sanità (12%) e nella co-abitazione (co-living, 10%), frenati da una combinazione di ostacoli normativi, burocratici e dall’incertezza del momento. Tra gli ostacoli all’accesso al mercato living figurano la mancanza di prodotto adeguato, bassi rendimenti e la difficoltà di costruire un portafoglio con una dimensione adeguata.

I fattori trainanti (driver) e l'impatto Covid

Dalla ricerca emerge che nel 2021 i tre principali driver che hanno guidato gli investimenti nel settore residenziale (living) sono rimasti gli stessi degli anni passati: per l'84% una buona dinamica della domanda e dell'offerta, per il 76% un flusso di reddito stabile nel lungo termine e per il 46% i forti cambiamenti strutturali e demografici attesi nei prossimi anni.

Per quanto riguarda la domanda abitativa, secondo il 71% del campione Jll la pandemia ha comportato un aumento della domanda per le zone periferiche, mentre il 37% è convinto che sia ancora forte la richiesta di immobili in centro città. Infine, per il 32%, le località rurali diventeranno sempre più popolari.

Per quanto riguarda l'alternativa proprietà vs affitto, l’indagine evidenzia che più della metà degli intervistati (55%) ritiene che le abitudini e la disponibilità finanziaria delle famiglie subiranno profonde trasformazioni in seguito alla crisi pandemica e questo comporterà un forte aumento della domanda di immobili in affitto. In un mercato come quello italiano, dove la proprietà dell’abitazione è un fattore prevalente, JLL si aspetta come conseguenza una spinta verso il mercato PRS.

Prospettive di investimento

Il settore delle residenze per studenti (student housing) registrerà una leggera flessione nei mercati consolidati rispetto al 2020, restando invece un focus nei mercati dove il divario domanda/offerta è molto ampio. Per quanto riguarda il co-living, la visione estremamente positiva del sondaggio del 2020 si è un po' appannata quest'anno, anche se il 59% degli intervistati vede il 2021 come un anno positivo per questo segmento emergente.

Il Multifamily registra le aspettative più interessanti, con l'85% che attende un'ulteriore crescita dopo un anno record come il 2020 (62,4 miliardi di euro). Il comparto salute (Health Care) ha affrontato alcune sfide importanti lo scorso anno, ma gli intervistati rimangono positivi sulle prospettive 2021: il 66% si aspetta un aumento della liquidità verso il settore, come dimostrano le transazioni registrate nei primi mesi del 2021.

Antonio Fuoco

I nuovi trend: sostenibilità e tecnologie

Fra le nuove tendenze emergono la sostenibilità e l’uso massiccio della tecnologia. Per il 95% degli intervistati i futuri investimenti nel settore living si orienteranno verso beni sostenibili. Il sondaggio evidenzia che i big data (per il 46%), la tecnologia smart-home (per il 39%) e i digital marketplace (per il 32%) sono tecnologie fondamentali in grado di migliorare l’esperienza dei tenant e il loro benessere oltre che garantire ritorni positivi sui canoni.

"Il settore Living, sia in Italia che nel resto d’Europa, ha dimostrato la sua capacità di adattamento rispetto alla crisi sanitaria scoppiata nel 2020 -commenta Antonio Fuoco, Head of Living Capital Markets di Jll Italia-. Per i prossimi mesi ci aspettiamo una crescita degli investimenti in questo settore ad opera principalmente di capitali stranieri. La nuova liquidità riversata sul settore contribuirà a istituzionalizzare nuove forme di residenziale destinate alla locazione e allo studentato. Quest’ultimo prevede una pipeline molto vivace che nel prossimo futuro darà origine alle prime transazioni strutturate anche in Italia".

Davide Dalmiglio

"In un mondo immobiliare che sta capovolgendo le convenzioni, Jll c’è -conclude Davide Dalmiglio, Head of Capital Markets-. Il settore residenziale è la priorità di Jll per i prossimi anni non solo per il trend di volumi d’investimento che stimiamo, ma soprattutto in virtù della sempre maggiore presenza di investitori internazionali e istituzionali presenti e attivi. In questa prospettiva la nostra ambizione è crescere, ampliare la nostra squadra e cercare di crescere talenti con competenze specifiche sempre più sofisticate in grado di soddisfare i bisogni dei nostri investitori".

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome