Investimenti complessivi di 9,1 miliardi di euro nell'immobiliare commerciale italiano nei primi nove mesi 2022, +84% rispetto allo stesso periodo 2021

Nei primi nove mesi 2022 gli investimenti nel mercato immobiliare commerciale italiano sono ammontati a circa 9,1 miliardi di euro: un valore che incrementa dell'84% sullo stesso periodo del 2021 e che rappresenta la miglior performance degli ultimi 10 anni: +39% rispetto alla media degli ultimi 5 anni. È uno dei principali dati provenienti dal rapporto Savills sul mercato italiano. L’incidenza delle transazioni con valore superiore a 100 milioni di euro è aumentata (49% del totale degli investimenti) rispetto ai primi nove mesi 2021: i primi tre quarters 2022 sono, infatti, caratterizzati da operazioni di grande taglia. Dal punto di vista dei capitali, prevale la moneta estera, con il 72% dei volumi complessivi.

Milano destinazione leader

Milano si conferma destinazione preferita, assorbendo il 44% del totale transato, seguita da Roma (13%). Grazie al positivo andamento di logistica e hospitality, fra le città italiane spiccano Verona (logistica), Siena (hospitality) e Bologna (logistica e uffici). Con 3,7 miliardi di euro, gli uffici tornano ad essere il primo settore in termini di volumi di investimento, seguiti dalla logistica. Roma e principalmente Milano sono rimaste centrali, e altrettanto importanti si confermano gli asset di grado A.

La logistica ribadisce la sua rilevanza nel panorama italiano: rappresenta, con 2,5 miliardi di euro, circa il 28% del totale degli investimenti. Gli operatori internazionali si confermano i più attivi.

Il mercato delle locazioni resta positivo nel terzo trimestre 2022 con circa 600.000 mq affittati (+34%), portando l'assorbimento totale da inizio anno a oltre 2 milioni di mq, una cifra superiore del 15% rispetto allo stesso periodo del 2021, il massimo mai registrato nei primi 9 mesi dell'anno.

La crescita dei settori living and healthcare

Le caratteristiche di resilienza dei settori residenziale e salute (living & healthcare) hanno sostenuto i volumi sino a raggiungere 900 milioni di euro, trainati principalmente dal residenziale. Fra le 25 transazioni del periodo, diverse operazioni hanno riguardato terreni e sviluppi, mentre gli investitori rimangono focalizzati su Milano. Negli ultimi due anni l’Italia ha registrato un aumento considerevole di interesse per le soluzioni multifamily. Grazie principalmente a capitali internazionali (89%), Milano ha registrato il 61% del volume totale, mentre a Roma (10%) è stata finalizzata la prima transazione Built-to-Rent. Ad oggi sono in pipeline circa 6.000 appartamenti Built-to-Rent a Milano e 600 a Roma.

Dopo il grande rimbalzo del 2021, il settore hospitality ha continuato a registrare risultati positivi, spinto da solidi fondamentali: raggiunge, nei primi 9 mesi 2022, 1,1 miliardi di euro: le principali destinazioni per il tempo libero, come Roma, Venezia e Siena, registrano un aumento dei volumi di investimento. Migliora l'affluenza numerica dei turisti nei primi sei mesi dell'anno, anche se si mantiene al di sotto del periodo pre-covid.

Il retail è ancora sotto la media

Anche se gli investimenti sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2021, il retail rimane ancora sotto la media del periodo: i volumi transati continuano a essere contenuti registrando da inizio anno circa 500 milioni di euro.

In seguito alla crescente incertezza, la domanda degli investitori per il mercato italiano si attenuerà nei prossimi mesi, anche se il 2022 si chiuderà con un volume di investimenti superiore al 2021: il consolidamento di nuove asset class e buoni fondamentali supporteranno le attese e l’interesse degli investitori per il mercato italiano.

“I primi nove mesi dell'anno hanno superato le aspettative -commenta Marco Montosi, Head of Investment di Savills per l’Italia-. Considerati i buoni fondamentali, e il consolidamento di nuove asset class, il 2022 rappresenterà un anno record anche rispetto al periodo pre-covid. Tuttavia, nel corso della prima parte del 2023 assisteremo a una riduzione dei volumi considerata la crescente incertezza degli investitori dovuta all’elevata volatilità dei mercati finanziari e alla situazione macro-economica globale”.

“L’incertezza che ha caratterizzato gli ultimi mesi non accenna a diminuire -aggiunge Elena Zanlorenzi, Head of Research di Savills per l’Italia-. Nei primi 3 trimestri dell’anno in corso, il quadro macroeconomico italiano è risultato più positivo rispetto a quanto ipotizzato solo 6 mesi fa grazie a una ripresa degli spostamenti, del turismo e alla tenuta del settore delle costruzioni. Anche l’occupazione rimane in territorio positivo. Il rallentamento previsto per il 2023 si rifletterà anche sul trend del mercato immobiliare italiano”.

 

 

 

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