Nel 2016 rallenterà il ritmo di crescita per gli alimentari

Secondo Iri, una delle più importanti società di rilevazioni e informazioni nei mercati/canali del largo consumo, nei prossimi mesi del 2016 l'andamento nelle vendite dei prodotti Lcc (Largo consumo confezionato) registrerà tassi di crescita più moderati rispetto all’anno precedente, anche se il 2016 dovrebbe chiudere con dati positivi. Nel 2015 gli acquisti erano ritornati a crescere, anche se il trend congiunturale negli ultimi due quadrimestri, ossia la tendenza rispetto ai quattro mesi precedenti, riflette l’incertezza e la debolezza della ripresa (il differenziale negativo è di 1 punto percentuale).
L'incertezza non è riconducibile solo alla fragilità dei due pilastri dell'economia reale, come lavoro e produzione, ma chiama in causa fenomeni determinanti nell'erosione della fiducia come la crisi delle banche, o gli attentati, che minano la sicurezza delle persone e delle società.
Secondo Iri, le prospettive di crescita dei consumi sono perciò influenzate da fattori geo-economici che impediscono di imprimere continuità alla ripresa. La battuta d’arresto nella prima parte del 2016 condizionerà i risultati di quest’anno. Le previsioni per la chiusura del 2016 rimangono comunque moderatamente positive.

Vendite a volume (valori a prezzi costanti), var.%

2015 Previsione 2016
Largo consumo confezionato (Lcc) +2,2 +0,5
Alimentari+pet care +2,1 +0,8
Bevande +3,6 -1,2
Casa e persona +1,2 +0,5

Fonte: IRI. Previsioni di vendita a volume, iper+super+ls+drugstore+discount, aggiornate all’8 giugno 2016

Vendite a valore var.%

2015 Previsione 2016
Largo consumo confezionato (Lcc) +2,8 +0,8
Alimentari+pet care +3,0 +1,2
Bevande +4,5 -0,4
Casa e persona +0,8 +0,1

Fonte: IRI. Previsioni di vendita a volume, iper+super+ls+drugstore+discount, aggiornate all’8 giugno 2016

Dopo un incremento apprezzabile nel 2015 (+2,2%), corroborato anche da un’estate particolarmente calda che ha aiutato le vendite di molti prodotti stagionali (per esempio, le bevande), le attese di Iri puntano a una progressione più lenta degli acquisti complessivi (+0,5% su base annua).
Le stime positive riportate nello scenario previsionale sono coerenti con il quadro economico generale e si basano sull’ipotesi che non intercorrano ulteriori (mis)fatti economici o geo-politici a guastare ulteriormente il clima già tiepido di fiducia. In altre parole Iri suggerisce un cauto ottimismo in parte confortato dall’atteso rimbalzo sull’ultimo, fiacco, quadrimestre  del 2015.
Le previsioni sull’andamento del largo consumo confezionato si basano sull'ipotesi che non si verifichi quest’anno l’estate eccezionalmente calda del 2015: questo spiega la previsione negativa per il comparto bevande.
Il rallentamento nella dinamica delle vendite a volume e l’indebolimento dei prezzi, sotto pressione per il clima deflazionistico generale, comprimeranno lo sviluppo dei fatturati.

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