Istruttoria Antitrust, la replica di Coop

©Marco Sabadin/Vision
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La condotta contestata consiste nell’imposizione, da parte dei retailer, ai propri fornitori di pane fresco, dell’obbligo di ritirare e smaltire a proprie spese il prodotto invenduto. I diretti interessati sottolineano la loro posizione

Dopo la nota di Esselunga arriva anche la replica di Coop sulle inchieste dell’Antitrust nei confronti dei maggiori retailer italiani

In una nota l’Autorità garante della concorrenza e del mercato spiega: “I procedimenti, avviati su segnalazione della principale associazione nazionale di panificatori, Assipan-Confcommercio Imprese per l’Italia, sono volti ad accertare eventuali violazioni dell’articolo 62 del decreto legge n. 1/2012 che regola le relazioni commerciali nella filiera agro-alimentare. In concomitanza con l’avvio delle istruttorie, alcune delle società interessate dai procedimenti sono state ispezionate dai funzionari dell’Antitrust, coadiuvati dai militari della guardia di finanza - nucleo speciale Antitrust”.  La nota prosegue: “La condotta contestata consiste nell’imposizione, ai propri fornitori di pane fresco, dell’obbligo di ritirare e smaltire a proprie spese l’intero quantitativo di prodotto invenduto a fine giornata. La differenza di valore tra il pane consegnato ad inizio giornata e quello reso a fine giornata viene poi riaccreditata al compratore della Gdo sugli acquisti successivi”.

A riguardo Coop precisa: "L'istruttoria dell'Antitrust è rivolta a diverse catene della grande distribuzione. Tra queste è citata anche Coop Italia, a cui a sua volta fanno riferimento oltre 90 cooperative (di cui 7 grandi) in tutta Italia. Non è quindi ancora possibile capire quali insegne siano effettivamente coinvolte nella vicenda. In attesa che le autorità preposte facciano le verifiche sulla vicenda, Coop Alleanza 3.0 ha comunque ritenuto opportuno attivarsi per fare controlli in merito agli accordi con i propri fornitori di pane. I nostri fornitori di pane sono locali e lavorano con noi da anni, a riprova delle buone relazioni in essere, e non è riscontrabile nei loro confronti alcun tipo di pratica vessatoria”. La nota prosegue: “Sono diverse inoltre le modalità di gestione del pane invenduto: in alcuni casi gli accordi con i fornitori prevedono infatti il reso, in altri invece la Cooperativa provvede autonomamente allo smaltimento o dona i prodotti in solidarietà a realtà che operano in favore di soggetti in difficoltà".

 

 

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