Italiani, merendine e merenda: tutti i trend da conoscere

Per 21 milioni di adulti le merendine sono uno snack abituale e secondo 7 consumatori su 10 il più capace di innovare nel comparto dolci. Fisionomia di un comparto da Aidepi

Anche se la categoria subisce ancora una datata tendenza alla demonizzazione per antonomasia, il rapporto tra gli italiani e le merendine resta solido. E non parliamo tanto del target giovani quanto di quei 21 milioni di adulti che le consumano regolarmente: il 38% della popolazione, in particolare, le mangia 2 volte a settimana.

Un legame basato spesso e volentieri sull'emozionalità, come rispecchia la scelta di preferire le stesse merendine di quando si era piccoli (quali crostatine, brioche e plumcake). Sono soprattutto gli under 35 (il 59%) che alla merendina non sanno proprio rinunciare, ma le consumano anche i 40-50enni e, un po’ meno, gli over 60.

Questi dati sono stati veicolati da Aidepi all'interno di un più ampio dossier sul tema, che ha l'obiettivo anche di restituire all'immaginario comune una visione della categoria più equilibrata e meno negativa dal punto di vista nutrizionale, soprattutto a fronte delle implementazioni qualitative attuate dall'industria  negli ultimi anni. Parliamo infatti di uno dei settori riconosciuti anche dal consumatore come più innovativi.

Ma vediamo numeri e tendenze nel dettaglio.

Un comparto innovativo (con sguardo etico-salutista)
Le merendine rappresentano circa un quinto del mercato dei prodotti da forno, con 1 miliardo di euro di fatturato su 5 miliardi di euro totali (dati Aidepi 2016) e 20 milioni di euro l’anno in media investiti in questa direzione. Non pochi per un business che al momento trova il suo sbocco principalmente a livello nazionale (la quota export è ancora bassa). Gli investimenti vanno, come si diceva, in direzione qualitativa, etica e salutistica, in linea con le nuove richieste dei consumatori. Non a caso, 7 responsabili d’acquisto su 10 considerano le merendine il prodotto più innovativo.

Negli ultimi 2-3 anni ben 4 italiani su 10 (37%) hanno cambiato le loro scelte di acquisto in relazione alle merendine puntando sempre di più a prodotti innovativi legati al filone salutistico, di alta qualità, bio e solidali. Numeri confermati da una recente ricerca Aidepi/Doxa, secondo la quale per il 68% degli italiani le merendine sono un prodotto innovativo e al passo con i tempi. Ma a riprova ci sono anche dati come quelli di Barilla, che vede il comparto delle merendine dedicate benessere (quelle con pack green) crescere a doppia cifra e arrivare quasi a quota 20% del segmento.

I momenti di consumo
Chi consuma le merendine lo fa soprattutto a merenda (65%), risultato che si ottiene sommando lo spuntino di metà mattina a quello di metà pomeriggio, e a seguire a colazione (41%). Sono pochi quelli che le consumano di sera (10%) e ancor meno quelli che lo utilizzano come dolce dopo pranzo (7%).

Interessante notare, parlando di merenda in generale, che ben 20 milioni di italiani (39%) saltano questo appuntamento. 34 milioni di italiani, invece, la fanno in media 4 volte a settimana e c’è anche una fetta della nostra popolazione, soprattutto tra i millennials, che allo spuntino di metà mattinata o metà pomeriggio non sa proprio rinunciare: 1 su 4 (24%) la fa tutti i giorni. Lo studio ha evidenziato che la merenda degli italiani è dolce. In particolare: è sempre e solo dolce per 13 milioni di persone (40% di chi fa merenda), mentre il 47% alterna la merenda dolce a quella salata. Solo il 13% degli italiani che fanno merenda predilige alimenti salati.

Tra gli alimenti preferiti dagli italiani a merenda ci sono la frutta (55%), seguita con distacco da yogurt (30%), snack salato (22%), dolce fatto in casa (19%), biscotti (18%) e merendine (14%). Più indietro pane e marmellata, panino imbottito, gelato, pizza e focaccia.

Un problema di credenze e comunicazione
La merendina nell'immaginario comune è vittima di alcuni stereotipi radicati che vedono il prodotto come malsano per antonomasia e direttamente correlato a sovrappeso e obesità. In realtà, una merendina contiene mediamente dalle 110 alle 180-200 calorie circa e copre in media tra il 6 e il 7% della quantità di energia raccomandata ogni giorno a bambini e ragazzi. Non apporta dunque più calorie di una porzione di pizza margherita da 100g (213kcal) o di un panino di 40g con 30g prosciutto crudo (210kcal). Inoltre, nelle aree geografiche dove si consumano più merendine (Nord) i dati sul sovrappeso dei bambini sono migliori, a conferma di una mancata correlazione diretta causa-effetto.

 

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