Italiani poco disposti ad altri sacrifici

Solo il  38%  di italiani tra i 18 e i 64 anni si dice disposto ad affrontare ulteriori  sacrifici per il Paese. Lo evidenzia la rilevazione di ottobre dell’Osservatorio mensile di Findomestic. Qualora fossero costretti a sostenere lo Stato, i sacrifici che gli intervistati sarebbero meno disposti ad accettare riguardano il welfare state (78%), più in particolare la riduzione dell’assistenza sanitaria pubblica, con aumento dei ticket e riduzione dei contributi per i farmaci (46%), e la riduzione delle pensioni con aumento ulteriore dell’età pensionabile (37%). Il 50% non è disponi bile in nessun modo ad accettare una riduzione dello stipendio.

La ricetta economica che in maggioranza viene considerata ma più idonea è la riduzione delle tasse su imprese  e stipendi controbilanciata dall'aumento di imposte su consumi e ricchezza . E' giudicata abbastanza positivamente dalla maggioranza degli Italiani (il 30% gli da un voto tra 8 e 10 , mentre un altro 30% una valutazione compresa tra 6 e 7) anche la liberalizzazione del mercato del lavoro, purché contenga una maggiore flessibilità sia in entrata sia uscita.

Sullo sfondo di questi dati, il grado di fiducia a ottobre si è collocato a quota 3,45 punti, contro i 3,54 del mese precedente (su una scala che va da 1 a 10 e che ha nel 7 la soglia positiva). In leggero calo, invece, la propensione al risparmio, con il 14,2% degli Italiani che si dice pronto ad aumentare la quota di risorse messe da parte, contro il 15,5 di settembre.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome