Kfc fa il punto sul progetto Harvest contro lo spreco alimentare

Dal 2017 Kfc ha donato 25.000 pasti attraverso Banco Alimentare. L’obiettivo è di attivare, entro il 2020, l'iniziativa in tutti i 39 locali in Italia

In Italia lo spreco alimentare vale oltre 15 miliardi di euro. Combattere questo fenomeno è un impegno che anche Kfc (Kentucky Fried Chicken) porta avanti in Italia dal 2017, prima azienda della ristorazione veloce nel nostro Paese a intraprendere un’iniziativa di recupero e donazione delle eccedenze alimentari, attraverso il programma Harvest realizzato in collaborazione con Banco Alimentare.

La Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che ricorre il 5 febbraio, è l’occasione per un bilancio del programma Harvest: in due anni i ristoranti Kfc hanno donato 25.000 pasti, per un totale di 200.000 pezzi di pollo, ad organizzazioni che si occupano di persone in difficoltà, attraverso le sedi regionali della Rete Banco Alimentare. Al progetto aderiscono, a gennaio 2020, 15 ristoranti in 8 regioni dal Veneto alla Sicilia. L’obiettivo è di estendere l’iniziativa entro la fine del 2020 a tutti i 39 locali in Italia.

Corrado Cagnola, Ad di Kfc Italy

"I risultati del progetto Harvest sono fra le nostre maggiori soddisfazioni e tutte le nostre persone nei ristoranti sono orgogliose di contribuirvi –commenta Corrado Cagnola, amministratore delegato di Kfc Italia–. È un’attività che richiede un po’ di organizzazione in più nelle cucine, ma consente di ridurre in maniera significativa gli sprechi e soprattutto di aiutare chi è in difficoltà. Siamo stati la prima azienda del fast food a realizzare in Italia un progetto di recupero e donazione delle eccedenze alimentari: un primato che ci impone di mantenere alto il nostro impegno contro lo spreco di cibo, coinvolgendo anche i nostri clienti".

Da alcuni mesi, nei ristoranti Kfc in Italia è partita una campagna di comunicazione che incentiva i clienti a portare a casa il pollo che hanno acquistato, e che possono agevolmente collocare nei "bucket" (i caratteristici contenitori nei quali viene servito il pollo fritto Kfc), per poi consumarlo in un secondo momento. Anche questo progetto viene realizzato sotto l’egida di Banco Alimentare.

"La partnership con Kfc sta dando ottimi risultati –aggiunge Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus–. È un'esperienza significativa di recupero di alimenti nella ristorazione veloce, estesa a tutto il territorio nazionale. Grazie a Kfc abbiamo la possibilità di recuperare un prodotto che ha ricevuto il gradimento delle strutture caritative coinvolte, soprattutto quelle che accolgono minori. Per i ragazzi il fatto di poter consumare lo stesso cibo dei propri coetanei riduce le distanze e può far sentire meno diverso chi vive un momento di difficoltà".

 

 

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