La carne rosa made in Italy cerca buyer in Cina

opas carne suina
Opas protagonista del progetto europeo di promozione Eat&Think Pink China e Hong Kong

La carne rosa made in Italy punta ad aprire nuovi mercati in Cina e a Hong Kong. E lo fa sfruttando il programma europeo di promozione Enjoy, it’s from Europe. Si chiama Eat&Think Pink China e Hong Kong il progetto finanziato dalla Commissione europea nel 2020, a seguito di un bando, che vede protagonista Opas, l’Organizzazione produttori agricoli suini, la più importante filiera zootecnica nazionale del settore con oltre il 12% del patrimonio italiano, che associa oltre 70 allevamenti, per lo più situati nell’area della Pianura Padana.

Le iniziative di Opas per raggiungere il mercato cinese

Il progetto prevede una serie di iniziative, che continueranno nei prossimi due anni, tra cui la partecipazione a eventi fieristici, la formazione di giovani chef cinesi, l’essere presenti nel mondo dei social (due piattaforme molto seguite sono Weibo e WeChat). A novembre sono in programma una serie di incontri online che permetteranno virtualmente di visitare le strutture agroalimentari di Opas. Vedranno la partecipazione di una ventina di buyer, opinion leader, ceo di catene della grande distribuzione e rappresentanti delle maggiori testate giornalistiche cinesi.

Da Agea, la struttura delegata dal ministero delle Politiche agricole, è arrivato il via libera all’incontro sul web. Allargare i mercati è oggi fondamentale. E spesso a frenare non sono questioni relative alla qualità, su cui il made in Italy è una carta vincente, ma fattori legati alla sicurezza alimentare. L’incontro punta non solo a divulgare i valori nutrizionali della carne rosa europea e italiana (tra l’altro alla base di salumi Dop bandiera del made in Italy nel mondo), ma anche a dare piena trasparenza sul rispetto delle norme e sui protocolli produttivi, così come in materia di welfare animale, ambiente e sostenibilità delle strutture di produzione. I soci Opas sono impegnati in questa direzione, grazie a un controllo della filiera, tracciabilità garantita e proposta anche di linee antibiotic free.

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