La crisi non ferma il riciclo

Imballaggi – Aumenta di 3 punti fina al 72,3% la somma dei rifiuti di imballaggio avviati a riciclo e recupero energetico, a fronte di un calo di rifiuti immessi dell’11,7%, dovuto alla congiuntura economica sfavorevole.

Acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro: sono i materiali recuperati (riciclati o avviati al recupero energetico) grazie alla raccolta differenziata di imballaggi nel 2009 in Italia. Una montagna di 7.762.000 tonnellate su 10.742.000 immesse al consumo, pari al 72,3% contro il 68,5% del 2008.

I dati sono stati diffusi da Conai, consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire gli obiettivi di legge di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio.
I risultati positivi sono stati raggiunti nonostante nel 2009 gli imballaggi immessi al consumo sul territorio nazionale siano stati inferiori dell’11,7% rispetto al 2008, a causa principalmente della crisi economica che ha avuto conseguenze dirette sui consumi. Cresciuti, invece, i costi in seguito all’aumento dei conferimenti di imballaggi al Sistema Consortile e al calo nella qualità media del materiale, due fattori che hanno determinato l’aumento delle spese legate al trattamento del materiale da avviare a riciclo.

Nei primi mesi del 2010 si sono però riscontrati segnali di ripresa del mercato delle materie prime seconde, in particolare della plastica. Tanto che il Consorzio Corepla ha deciso di ridurre il Contributo Ambientale sugli imballaggi in plastica da 195 euro/ton a 160 euro/ton a partire dal 1° luglio 2010.

Accordo con i comuni, aumenta la raccolta nel Merdione

Ha portato buoni frutti l’accordo tra Conai e l’Anci, che nel 2009 ha coinvolto circa 7000 Comuni per un totale di 50 milioni di cittadini serviti. Sembra infatti lentamente colmarsi il forte divario che si era formato tra nord e sud sul fronte della raccolta differenziata. A livello nazionale, nell’ultimo anno il volume dei rifiuti di imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata domestica gestiti dal sistema per essere avviati a riciclo è aumentato del 7,7%, passando da 2.887.000 tonnellate a 3.110.000 tonnellate.

La crescita ha riguardato tutte le regioni, ma il dato interessante riguarda il sud Italia, dove si è registrato per la prima volta un aumento dei volumi raccolti del 20% rispetto all’anno precedente, anche se in termini di risultati quantitativi pro capite il delta è ancora ampio: nelle regioni del nord sono raccolti e avviati a riciclo 89 Kg per abitante all’anno, contro i 52 Kg del Centro e i 37 kg del Sud.


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome