La cultura del facility management nel paese deve ancora crescere

Consumer and Retail Summit – Gestioni dei patrimoni immobiliari commerciali funzionali a migliorare la shopping experience. (Da MARK UP 194)

1. L'efficienza delle location commerciali incide sulla shopping experience
2. Anche più di 30 fornitori di servizio simultanei

Una ricerca in fase di realizzazione commissionata da Manutencoop e presentata da Oliviero Tronconi di Politecnico Milano, dipartimento Best, ha sollevato un tema che sarà sempre più di attualità: come sono gestiti gli spazi fisici utilizzati per le attività lavorative e commerciali e i servizi annessi. I primi dati raccolti fanno emergere una situazione da far evolvere.
Nonostante i risultati della ricerca non siano ancora stati consolidati, un dato è stato anticipato: il patrimonio immobiliare ha grandi carenze sia per le caratteristiche intrinseche (obsolescenza), sia per i servizi manutentivi che sono erogati agli edifici, per i servizi, alle persone, alle utenze ecc.

Dimensioni qualitative
Rispetto alle attività commerciali in senso stretto, non si tratta di un tema periferico in quanto i servizi manutentivi impattano sulla qualità di un luogo e in molti casi determinano la differenza nella scelta del consumatore. Il punto è: le società della grande distribuzione come gestiscono il loro patrimonio immobiliare? La ricerca valuta l'orientamento del management circa la gestione degli immobili dei centri commerciali o dei gestori degli stessi e delle catene distributive nonché dei marchi.

Un approccio primordiale
Emerge che i fornitori di servizi sono un insieme polverizzato in un'offerta eterogenea di servizi e performance restituite. Una situazione opposta a quella tipica delle grandi aziende multinazionali che generalmente affidano a un unico fornitore tutto ciò che è facility management. Secondo Tronconi, si tratta di un approccio che tende a massimizzare le performance in quanto il coordinatore di tutti i servizi è anche misuratore dei livelli di servizio offerti dai soggetti in subappalto e allo stesso tempo ne è garante.
In tema di facility management, la ricerca evidenza come la grande distribuzione (nell'accezione indicata qualche riga più sopra), non abbia un approccio strutturato nell'affrontare la questione ma demandi a vari soggetti alcune attività senza un coordinamento.
Ma è il governo globale della location in real time a garantire efficienza: basti pensare alla gestione dell'energia per il riscaldamento o condizionamento che non tiene conto delle condizioni climatiche contingenti che si sovrappongono alla programmazione stagionale. La ricerca sottolinea che nei casi più complessi la Gda o i gestori dei Cci si trovano a interagire con oltre 30 fornitori di servizi e a causa di questa frammentazione è difficoltoso effettuare un'attività di controllo.

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