La Doria approva i conti 2017 e illustra il piano 2018-2021

Il CdA La Doria ha approvato la Relazione Finanziaria annuale al 31 Dicembre 2017: l'esercizio per il Gruppo si è chiuso con risultati più che soddisfacenti poiché, oltre a mostrare un miglioramento rispetto al 2016, si sono rilevati di gran lunga superiori alle previsioni, nonostante la difficile congiuntura del mercato del pomodoro e dei legumi, l’inasprimento dello scenario competitivo e la forte pressione della Grande Distribuzione, anche conseguente alla Brexit.

Risultati economico-finanziari 2017: il Gruppo ha chiuso il 2017 con ricavi pari a 669,1 milioni di euro, in aumento del 2,4% rispetto al 2016. Il margine operativo lordo è stato pari a 60,1 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto ai 56,3 milioni del 2016. In crescita l’ebitda margin, al 9% dall’8,6% del 2016. Il risultato operativo netto è stato pari a 41,6 milioni di euro, in salita del 4,3%, rispetto ai 39,9 milioni del 2016 e con un ebit  margin stabile al 6,2%.  Il 2017 si è chiuso con un utile netto di 30,4 milioni di euro, in diminuzione del 9,8% rispetto ai 33,7 milioni di euro del 2016.

A cambi costanti il Gruppo ha registrato una sensibile crescita del fatturato, grazie al significativo incremento dei volumi venduti e un aumento della marginalità, prevista invece in flessione, grazie alla performance particolarmente positiva del quarto trimestre.

Approvato anche il Piano Industriale 2018-2021 che si pone l’obiettivo di rafforzare la leadership del Gruppo La Doria nel mercato delle private labels e di porre le basi per cogliere le sfide e le opportunità di un mercato sempre più competitivo, in un contesto macroeconomico ancora sfidante. La strategia del Piano poggia su due pilastri: l’aumento dei ricavi e l’ulteriore miglioramento della marginalità.   Per raggiungere gli obiettivi prefissati le azioni strategiche saranno basate principalmente su quattro elementi chiave: espansione delle linee di prodotto a più alto valore aggiunto e redditività; sviluppo del segmento premium e bio; ampliamento dell'estensione geografica del mercato in aree con potenziale di sviluppo o sottorappresentate e rafforzamento delle posizioni nei mercati storici del Gruppo; ingente piano di investimenti volto all’aumento della capacità produttiva, alla razionalizzazione dei siti industriali, all’aumento dell’efficienza e alla riduzione dei costi.

“Nel 2018 - spiega il presidente Antonio Ferraioli - lo scenario di mercato continuerà a essere caratterizzato da una concorrenza molto accesa e dalla pressione della grande distribuzione, in particolare nel Regno Unito, a causa dell’inflazione indotta dalla svalutazione della sterlina. Quest’anno è attesa, pertanto, una dinamica dei prezzi pressoché stabile, nonostante il previsto incremento complessivo del costo degli approvvigionamenti. In tale contesto, con il piano industriale 2018-2021 il gruppo pone le basi per continuare la sua crescita organica e per essere pronto e reattivo alle nuove sfide di mercato. Il conseguimento degli obiettivi prefissati - conclude Ferraioli - renderà La Doria più forte e competitiva, pronta a valutare opportunità di sviluppo anche per linee esterne in un settore, come quello alimentare italiano, che evidenzia una notevole frammentazione”. Nel 2014 il gruppo ha acquisito Pafial (Althea), diventando leader in Italia nei sughi pronti.

A fronte di investimenti per 114.7 milioni di Euro nell’arco del piano, i target 2021 sono i seguenti: ricavi attesi a circa 757 milioni di euro; utile operativo lordo atteso a circa 79 milioni con un Ebitda margin a circa il 10.5%; utile operativo netto stimato a circa 59 milioni con un Ebit margin a circa l’8%; utile netto atteso a circa 43 milioni di euro;  Gearing a 0.2 e Debt/ Ebitda ratio a 0.8

 

 

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