Italia Zuccheri, dal Malawi e dalle Mauritius arriva lo zucchero certificato Fairtrade

La crescita che si sta registrando negli ultimi anni nei consumi di zucchero di canna certificato Fairtrade (+10% nel 2019), sia a scaffale che come ingrediente nei prodotti dolciari, rappresenta un segnale della sempre maggiore attenzione che consumatori e aziende riservano ad un prodotto con elevati standard di sostenibilità. Fairtrade infatti assicura che lo zucchero sia realizzato nel rispetto di elevati criteri ambientali e che ai coltivatori sia corrisposto un margine di guadagno aggiuntivo.

Tra i brand nazionali che hanno scelto la certificazione Fairtrade c’è Italia Zuccheri, un’azienda che ha fatto del supporto alle filiere italiane la propria bandiera, ma che negli ultimi mesi ha sviluppato significativamente la propria linea zucchero di canna, nel rispetto della propria filosofia a supporto delle persone e del territorio. Basti pensare che meno del 30% del fabbisogno nazionale nel nostro paese viene coperto dalla produzione interna. Alessandro Benincà, Managing Director dell’azienda, spiega l’impegno verso filiere di canna da zucchero sostenibile.

 Negli ultimi anni vi siete aperti alla certificazione Fairtrade del commercio equo. Come è nato questo progetto e in quale strategia si inserisce?

Italia Zuccheri sta facendo un importante percorso sulla marca per far conoscere ai consumatori il suo impegno verso gli agricoltori e il suo racconto fatto di terra, persone e valori. Da sempre sosteniamo e retribuiamo in modo equo i nostri soci agricoltori e abbiamo deciso di portare ovunque l’anima della nostra marca, sviluppando un’offerta che raccontasse il nostro impegno a 360° e che includesse anche una gamma di zucchero di canna coerente al 100% con i nostri valori di sostenibilità. Questo è stato possibile grazie alla certificazione Fairtrade, che attraverso il Premio Fairtrade, assicura che, per lo zucchero proveniente dall’Africa, le organizzazioni di lavoratori ricevano un margine di guadagno aggiuntivo.

Italia Zuccheri, che ha la leadership a valore del mercato italiano, non poteva che lanciare un progetto coraggioso ed ambizioso nel mercato dello zucchero di canna, in contrazione a volume, con l'obiettivo di sostenere con continuità e in maniera trasparente il reddito e la qualità di vita degli agricoltori anche in Malawi e Mauritius.

Quale supporto promozionale avete previsto per il lancio del prodotto? 

Per i prossimi mesi, abbiamo attivato un piano di comunicazione social in partnership con Fairtrade. Non prevediamo dei tagli prezzo in quanto cerchiamo di garantire sempre un’equa remunerazione del lavoro degli agricoltori. L'impegno della nostra azienda a sostegno dell'agricoltura nel mondo è contro ogni forma di sfruttamento del lavoro e delle persone.

Per quale motivo avete scelto la certificazione Fairtrade?

Fairtrade lavora per un’economia giusta e rispettosa delle persone e del pianeta. Quando c’è il suo marchio su un prodotto, significa che sono stati rispettati rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. L’impegno di Fairtrade si sposa benissimo con il nostro, nel voler sostenere i nostri soci agricoltori e nel voler rispettare l’ambiente.

Grazie al Premio, le cooperative in Malawi e Mauritius possono decidere in maniera del tutto autonoma e democratica come migliorare le condizioni di vita ed economiche delle comunità locali, ad esempio per il miglioramento delle tecniche produttive, per l’accesso al credito, la costruzione e il risanamento delle abitazioni, la realizzazione di impianti di potabilizzazione dell’acqua, la costruzione di scuole o altro.

Fairtrade è un marchio di responsabilità sociale conosciuto in tutto il mondo e, in Italia, 1 consumatore su 3 lo riconosce come un marchio responsabile, trasparente e affidabile.

Siamo estremamente orgogliosi di questa partnership e fortemente convinti che possa portare valore alla nostra gamma di zucchero di canna, ai consumatori e alle insegne che ci sceglieranno.

Per scoprire come collaborare con Fairtrade: www.fairtrade.it

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