La human affection ci salverà

Le scelte dei consumatori si muovono sempre più sul driver dell’emotività, che distingue l’uomo dalla macchina (da Mark Up n. 312, settembre 2022)

I tempi che viviamo da due anni sono plasmati dal nostro stato d’animo: possiamo definirli gli anni della human affection, che sottolinea il patos nella vita quotidiana e nel consumo. Le cose, gli oggetti, ma anche le passioni e le fragilità si dimostrano sempre più umane e diventano spesso gli antidoti al rischio di disumanità contenuta nelle macchine. L’attività del consumo è viva e dà forma a un racconto che usa dati e informazioni: la personalizzazione trasforma le cose in dinamica vitale. Le cose possono durare (le informazioni spesso si dissolvono) e il lusso o la nuova esclusività ne colgono la rilevanza, come molti esempi possono dimostrare. Si tratta di una rigenerazione del nostro essere umani attraverso l’attività del consumo che mai era stata proposta con tanta potenza. Il lockdown e poi la guerra hanno contribuito a questa rivalutazione della più umana delle attività: lo scambio di merci e la loro interpretazione simbolica. Maurizio Ferraris in “Documanità. Filosofia per un mondo nuovo” spiega che più la produzione si automatizza, più il consumo ci permette di tornare alla nostra umanità, che si esalta in un’attività fondata sul desiderio, sulla passione, sul gioco, ma anche sull’invidia e l’esclusività: tutti elementi che l’Intelligenza Artificiale e le macchine non potranno mai provare. Si passa, così, dalla classica critica al consumismo come attività che snatura e impoverisce la relazione tra gli umani, al riconoscimento della sua profonda umanità: lo capiamo meglio quando vediamo i beni quotidiani carbonizzati tra le macerie di un centro commerciale colpito da un missile, o quando raccogliamo gli stessi beni che diventano aiuti umanitari per la sopravvivenza.

Questione affettiva e personalizzabile

La human affection si vive nei mercati, anche nella frenesia dell’acquisto e della trattativa. Al Fashion Film Festival è stato riproposto il documentario “Elio Fiorucci-free spirit”, in cui il protagonista pronuncia una frase: “Non chiamatemi stilista, ma commerciante”. Pacifista da sempre, era, infatti, convinto che laddove c’è il mercato, non c’è la guerra. Il ruolo dei mercati è sempre stato quello di far incontrare le culture nella loro diversità ed era il motivo per cui credeva nel cool hunting, cioè nello scoprire i prodotti più esotici e lontani per riproporli nel suo negozio di San Babila. Se il consumo diventa una questione affettiva grazie a prodotti personalizzabili con tecnologie iperadattabili, non bisogna sottovalutare il nuovo ruolo della fidelizzazione: la nascita di servizi avanzati che mirano a creare gruppi di appassionati fedeli. L’affiliazione è un meccanismo che Nft e criptovalute stanno rinvigorendo. Nascono Club e prodotti Vip che offrono mondi elitari tra reale e virtuale, promossi dal mondo del lusso. Dall’orologio Octo Finissimo Ultra di Bvlgari, prodotto in soli dieci esemplari con Nft (con relative opere d’arte a esso ispirato) e QrCode con il racconto dell’intero processo produttivo, a Hennessy 8 limited edition con Nft a 226.450 dollari ciascuno, che include la proprietà fisica e digitale della bottiglia, più una scultura commemorativa e un set per la degustazione. Nascono anche spazi come il Flyfish Club di New York: ristorante, lounge e spazio riservato a chi si iscrive acquistando un’opera Nft, e che pagherà in criptovaluta.

Mercato Centrale Milano

Un esempio di mercato rigenerato arriva da Mercato Centrale Milano che ha trasformato gli spazi laterali della Stazione Centrale, anonimi e preda della marginalità e del degrado, in un luogo di convivialità e commercio. Aperto a settembre del 2021, questo spazio è fatto di botteghe alimentari e ristoranti di qualità. Un mix di artigianalità, territorio, incontro e vocazione culturale e propone una selezione raffinata di prodotti e identità gastronomiche conosciute, riunite insieme sotto uno stesso tetto e con una cura estetica particolare. Il progetto è firmato da Umberto Montano in collaborazione con il gruppo Human Company e ripropone il modello del mercato con zone di consumo condivise. Lo spazio ha un modello lineare e non circolare, e conserva i segni dell’uso stratificandoli in un linguaggio estetico che rimanda alla street culture e ai graffiti.

Il rossetto personalizzabile

Lanciato nel 2021 in versione beta Rouge Sur Mesure è un device tecnologico che permette di creare un rossetto iperpersonalizzato, stampato di volta in volta secondo il desiderio di chi lo utilizza. Piccolo abbastanza da sembrare una semplice trousse di makeup, in realtà nasconde una tecnologia che funziona dosando e mescolando le creme di tre diverse cartucce, per creare la tonalità perfetta. Il rossetto è collegato a un’app che si utilizza in tre diversi modi: scegliendo la tinta desiderata su una ruota di tonalità, inquadrando il proprio outfit per avere il consiglio sulla sfumatura perfetta da abbinare, o catturando un colore inquadrato dalla fotocamera per vederlo trasformato in una tinta reale. I set di cartucce sono 4 e le combinazioni possibili ben 4.000, per un serbatoio infinito di personalizzazione con cui giocare e portare con sé anche on the go.

Il frigorifero con firma artistica

Il frigorifero Bespoke permette il massimo della personalizzazione a chi lo acquista, che può deciderne la dimensione, l’organizzazione interna e persino i pannelli esterni, trasformando l’elettrodomestico in un elemento personale. Per il lancio in Italia, a giugno 2021, Samsung ha chiesto a quattro artisti di firmare i pannelli esterni di rivestimento: Diego Cusano, Fernando Cobelo, Camilla Falsini e Outline Studio che hanno realizzato veri e propri pezzi unici. Samsung ha anche premiato i vincitori di un contest che ha coinvolto gli studenti
di dieci licei artistici e istituti secondari di secondo grado di grafica in un’iniziativa digitale ampiamente diffusa sui suoi social. Quest’anno il progetto artistico globale di Bespoke
è stato riproposto e Samsung ha chiesto la collaborazione dell’artista e designer multidisciplinare Alex Proba, tedesca di stanza a Portland e Brooklyn.

Bmw in una veste intercambiabile

Al Ces 2022 di Las Vegas, Bmw ha presentato molte innovazioni digitali applicate alla sua serie di auto elettriche di lusso. La carrozzeria della Bmw iX Flow, in particolare, cambia colore: tutto l’esterno dell’auto è un enorme display digitale che da bianco può diventare nero e viceversa, in modo fluido e spettacolare, grazie al sistema di inchiostro elettronico e-ink, lo stesso dei Kindle. Si tratta di un progetto pionieristico che apre possibilità infinite di personalizzazione. In futuro si potrà abbinare il colore dell’auto al proprio stato d’animo. Dal punto di vista del guidatore, già dalla seconda metà del 2022, le nuove versioni di MyMode rinnovano l’esperienza di guida, rendendola più emozionale e coinvolgente per i sensi. Per i passeggeri, Bmw ha ideato il Theatre Mode, un sistema di intrattenimento che trasforma la parte posteriore dei futuri modelli in un cinemascope privato, per esperienze totalmente immersive.

 

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