La pedonabilità del web

Gli opinionisti di Mark Up (da Mark Up n. 284)

Il geomarketing è da sempre uno strumento fondamentale per guidare lo sviluppo di un retail alla perenne ricerca di nuovi clienti in nuovi territori che risultano però essere sempre più contesi e affollati.
Negli anni, gli strumenti a disposizione si sono evoluti così come la quantità e qualità dei dati che definiscono il potenziale di un bacino. Ad arricchire le informazioni basiche di carattere socio-demografico sono arrivati i dati dei redditi dei potenziali consumatori, cui poi si sono aggiunte informazioni inerenti stili di vita e di consumo sempre più complessi. Ma l’incessante avanzare dell’eCommerce mette società di consulenza e analisi e retailer in primis di fronte a nuove sfide.
Infatti il limite spaziale del mercato cui si può accedere tramite il commercio elettronico è dato dalla capacità logistica di raggiungere i potenziali clienti. Insomma non è più solo necessario analizzare le isocrone, o il traffico pedonale di una via di un centro storico, per definire il bacino di un punto di vendita. Le isocrone potevano essere paragonate alle onde prodotte dal lancio di un sasso in un bacino d’acqua, mentre i bacini oggi sono uno spazio tridimensionale in cui il potenziale è dato dall’incrocio di clienti, negozi fisici e raggio d’azione della propria piattaforma di eCommerce.
Eppure ancora oggi questo approccio omnichannel allo sviluppo delle reti non si diffonde come invece sarebbe auspicabile. I motivi sono imputabili non certo alla mancanza di strumenti di analisi, quanto a una visione manageriale che teme di non poter maneggiare con la consueta facilità un mercato sempre più difficile da leggere e prevedere. Un po’ come affidare lo sviluppo delle proprie reti a un lancio di dadi ...

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