La regina della pinsa punta a confermarsi

L’azienda Pinsami si appresta a chiudere l’anno con un fatturato di 17 milioni contro meno di cinque nel 2020. Un balzo certificato da analisi internazionali

L’obiettivo è consolidare la leadership nel mercato della pinsa, specialità alimentare del Centro Italia all’apparenza simile alla pizza, che si caratterizza per la preparazione con farina di riso, frumento, soia e pasta madre (lievito naturale fatto seccare, disidratato), tutti ingredienti ad alta digeribilità.

I numeri

Pinsami stima di chiudere il 2022 con una quota del mercato nazionale intorno al 27%, a confermare la leadership in un settore per il resto molto frammentato. La pinsa in Italia vale sui 38,6 milioni di euro e continua a registrare tassi di crescita impetuosi, con le rilevazioni di Nielsen At che segnalano al 30 giugno scorso un balzo in avanti nell’ordine 55% rispetto al 2021.

Quanto all’azienda di Reggio Emilia, dopo che nel 2021 ha registrato un fatturato di 10 milioni di euro, più che doppio rispetto al 2020, per l’anno che sta per finire conta di arrivare a 17 milioni. Il trend di crescita è destinato a proseguire, con l’attesa di arrivare nel 2023 a quota 26 milioni di euro, con un +53% anno su anno.

L’azienda rivendica la bontà della sua scelta di far leva sulla qualità degli ingredienti e sulla velocità di risposta e adattabilità ad un mercato in evoluzione e in gran fermento. Non solo in Italia, ma anche all’estero: Germania, Belgio e Polonia sono gli stati dove l’azienda sta riscuotendo il maggior interesse.

Benchmark per la crescita

Nel ranking stilato da Statista, in collaborazione con Il Sole 24 ore, Pinsami viene indicata come leader di crescita e, su 450 imprese italiane, si posiziona al 24esimo posto, nonché prima tra le realtà del comparto food.

Mentre l’Istituto Tedesco Qualità e Finanza, nel suo ultimo studio “I campioni della crescita”, indica l’azienda emiliana tra le 800 eccellenze dell’economia italiana, motori della ripresa in base alla crescita media annua nel triennio 2018-2021. Con un progresso del 139% (per registrarsi bisognava presentare un tasso di crescita media annua superiore al 11,3%), Pinsami è entrata nella parte alta della classifica, alla 19sima posizione.

Previsioni per il nuovo anno

Quanto ai cantieri aperti, a inizio 2023 sarà inaugurato a Reggio Emilia il nuovo stabilimento produttivo di 10mila metri quadrati che prevede una produzione giornaliera di 100mila pinse, il doppio rispetto alle 50mila prodotte fino a oggi. Nell’azienda lavorano attualmente 130 persone, con un centinaio di posti creati solo negli ultimi due anni.

“Ci piace pensare di essere un esempio di pmi dinamica ed innovativa, che investe in infrastrutture e crede nel capitale umano – commenta Fabio Grillo, ceo dell’azienda-. Abbiamo abbracciato un mercato giovane e con esso siamo cresciuti, ma oggi la competizione è diventata sempre più agguerrita, fatta anche di player importanti. Per questo siamo consapevoli dell’importanza di mettere a punto piani di investimento significativi sia per mantenere la nostra leadership in Italia, sia per costruire sempre più la nostra riconoscibilità e distintività all’estero, come produttori della pinsa di qualità”.

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