La ricerca della salute cambia le abitudini dei consumatori

Retail e aziende riconoscono nuovi spazi al biologico e ai prodotti con un forte contenuto di salute, nicchie di mercato sì, ma in costante crescita: scegliere il salutismo aumenta le vendite, la brand reputation e la fedeltà del cliente (da Mark Up n. 258)

Un’alimentazione sana e naturale può essere la migliore medicina per il benessere fisico e psicologico dell’uomo. “L’uomo è ciò che mangia, ma questa affermazione -ricorda Paolo Pari, direttore Almaverde Bio- oggi si è ampliata in considerazioni ancora più stringenti sul legame tra cibo e salute. L’alimentazione, infatti, diventa la migliore alleata per mantenersi in forma oppure il peggior veleno. E un brand come il nostro non può che essere protagonista di queste tendenze, organizzando, per esempio, “Il Forum sul Benessere Alimentare”, un evento di grande successo dedicato agli stakeholder, ma anche ai consumatori, che offre importantissimi spunti di conoscenza per scegliere al meglio la propria alimentazione”. “Il cibo è sempre più legato al nostro benessere e alla nostra salute oltre che alla giusta ricerca del gusto -conferma Gianluca Puttini, direttore marketing e trade marketing di Alce Nero. È normale che il trade stia ampliando gli assortimenti nell’area dei prodotti da agricoltura biologica sia per quanto riguarda i prodotti a marchio proprio come per quelli dei brand specializzati”.
Il Gruppo Carrefour accanto alla vendita di prodotti convenzionali ha sviluppato da anni alcuni concetti che si sposano con il mondo della salute e del benessere. “Offriamo alla clientela una vasta gamma di prodotti facilmente visibili a scaffale -spiega Lorenza Cortivo, direttore prodotti grande consumo Carrefour Italia- o perché allocati in aree dedicate nei punti di vendita con superfici più ampie (vedi dietetico salutistico o biologico) o perché in alcuni casi indicati con apposite etichette parlanti all’interno del lineare. Per l’anno 2017 continuerà il focus sul tema del benessere e dell’alimentazione sana e l’insegna continuerà ad allargare i prodotti in assortimento proponendo sempre più unità di bisogno che vadano a soddisfare i clienti, soprattutto nel comparto biologico. Il mercato degli specializzati bio sta crescendo rapidamente, anche in termini di aperture di nuove insegne nello scenario competitivo. Siamo alla ricerca di brand esclusivi per l’Italia, così da proporre un’offerta differenziante che il cliente potrà trovare solo presso Carrefour e nel settore del biologico in particolare sarà previsto durante l’anno anche uno sviluppo della marca privata Crf Bio con l’arrivo di una serie di nuove gamme prodotto”. Lo stretto legame tra alimentazione e benessere è il filo conduttore di tutte le scelte strategiche fatte negli ultimi anni da Almaverde Bio. “A partire dal nostro pay off “volersi bene” che accompagna tutta la comunicazione del brand -dichiara Paolo Pari- Volersi bene significa scegliere consapevolmente alimenti con riflessi positivi sul nostro benessere”. Anche per Alce Nero il biologico è una precondizione e tutti i prodotti a loro marchio hanno dietro una storia di filiera integrata. “Il nostro segmento di category più performante -illustra Gianluca Puttini- rimane quello dei biscotti secchi, cresciuto nel 2016 del 22%, sopra il trend di mercato, e dei rossi  (sughi, passate e polpe). Un altro mercato che ci sta dando molte soddisfazioni è quello del baby food. Con gli alimenti per l’infanzia siamo entrati in Esselunga lo scorso febbraio, ultima grande insegna nella quale non eravamo ancora presenti, e stiamo sviluppando la nostra presenza anche nel canale farmacia, parafarmacia e corner gdo”.

L'intero articolo su Mark Up n. 258

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