La ripresa rallenta. Confcommercio: “Consumi a rischio”

Brutto segnale per il Paese e per il Governo dalla prima stima dell’Istat sul prodotto interno lordo nel secondo trimestre del 2018. Il tasso di crescita rispetto al trimestre precedente si è ridotto allo 0,2% contro lo 0,3% dei tre trimestri precedenti, lo 0,4% del secondo trimestre del 2017 e lo 0,5% dei due trimestri a cavallo tra il 2016 e il 2017.

Ecco il commento in proposito di Confcommercio:

"La stima del Pil diffusa oggi dall’Istat certifica la presenza di un rallentamento della ripresa, situazione già prospettata da alcuni mesi sulla base delle risultanze del nostro Pil mensile. Questo dato si inserisce, tra l’altro, in un contesto in cui anche il complesso dei Paesi Ue evidenzia segnali di minor dinamicità, rendendo più incerte le già deboli prospettive a breve. Alla luce di questi andamenti, c’è anche il rischio che il peggioramento registrato a giugno sul versante del mercato del lavoro e il progressivo aumento dell’inflazione, determinato in larga misura dagli energetici, possano rappresentare un ulteriore elemento d’incertezza e l’inizio di una fase meno favorevole, con riflessi negativi sulle già deboli dinamiche dei consumi: questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat su Pil, occupati e inflazione".

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