La sostenibilità cresce nella comunicazione dei brand: ecco come

In pubblicità compare il 50% in più rispetto al 2018. Settore food&beverage al traino sul tema, seguito dalla grande distribuzione

Oggi in comunicazione i brand parlano tanto di sostenibilità ambientale (265 occorrenze totali) quanto di amore (267 occorrenze) e velocità (244) e poco meno rispetto a famiglia (301 occorrenze) o spesa (349 occorrenze).
A rilevare questo crescente trend green è una ricerca condotta da The Easy Way, agenzia di monitoraggio pubblicitario nata dalla fusione tra Admonitor e Sponsorshop, ed Eg Media, start up innovativa sull’Intelligenza Artificiale applicata alle fake news che collabora con il Politecnico di Milano.

Nel dettaglio, lo studio ha rilevato un campione di 429 creatività univoche utilizzate nei messaggi pubblicitari da maggio a settembre 2019, il 49% in più rispetto il primo quadrimestre di quest’anno. La prima evidenza dell’analisi è l’enorme sollecitazione a cui è sottoposto il consumatore: nel primo quadrimestre del 2018 erano 146 le creatività a tema ‘ambientale’: un incremento pari al 66%.

Quali sono i temi sostenibili di cui si parla maggiormente?
Sono 9 le tematiche maggiormente utilizzate: ambiente, ecologia, inquinamento, plastica, mare oceano, pianeta, riciclo e riciclabile, spreco rifiuti, sostenibilità.

È rilevante, in particolare, l'aumento della frequenza della parola ambiente (+58% rispetto all’inizio dell’anno, con un’incidenza di 140 creatività VS 59 nel primo quadrimestre 2019) che si conferma la seconda più utilizzata in tutto il periodo preso in esame (2018-2019)  dopo sostenibilità, con127 creatività distinte contro le 70 dello stesso periodo 2018.

Importante anche l'incremento rispetto di alcuni termini chiave come plastica (+ 69%), riciclo (+ 61%) e pianeta (+44%) tutte parole al centro di almeno una cinquantina di creatività ciascuna. In decadenza, invece, un termine che ha da sempre caratterizzato in Italia l'approccio Green, ovvero: ecologia (28 creatività).

Quali sono i settori merceologici più reattivi?
Nel primo quadrimestre 2018 erano 85 i brand che parlavano di sostenibilità a vario titolo, mentre nel periodo omologo 2019 il numero è cresciuto del 34% a 128, coinvolgendo un numero sempre più importante di categorie merceologiche. Nel secondo quadrimestre 2019 sono ben 173 le marche che hanno abbracciato il tema della sostenibilità ambientale (da giugno a settembre 2019), un’accelerazione pari al +51%.

È il settore food& beverage che traina la "comunicazione che fa Bene", con 89 creatività nel periodo giugno-settembre 2019, seguito dalla grande distribuzione (59 creatività) ed energia (46 creatività).

In definitiva, come si legge nella relativa nota, "il monitoraggio ha confermato che la comunicazione della sostenibilità ambientale è un trend in forte espansione e che sono alcune aziende a definire un modello da seguire per gli altri player di mercato. La conseguenza diretta è che esiste una grande responsabilità da parte delle aziende che hanno deciso di abbracciare la causa della sostenibilità ambientale: la maggior parte dei messaggi ha come ‘missione’ di indurre le persone a riflettere sull'effetto delle loro pratiche di consumo sull'ambiente. Per le aziende, l'obiettivo strategico di questo approccio è creare una forte comunità di consumatori fedeli che apprezzano i prodotti del marchio, ma soprattutto i suoi valori".

 

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