La storia – Bistefani è sinonimo di tradizione dolciaria italiana

Articolo pubblicato su MARK UP 127 aprile 2005 – Artigianale - nato come biscottificio Santo Stefano, conosce il successo con la produzione di Krumiri

Di seguito il testo dell'articolo. Registrati gratuitamente per scaricare il pdf con la versione completa

Con l’acquisizione di gruppo Buondì spa (ex Nuova Forneria spa nata dalla fusione tra Motta e Alemagna) consolida la leadership nel settore dolciario

Comunemente ricordata per gli storici Krumiri e forte di una recentissima ed efficace ristrutturazione aziendale, Bistefani spa - oggi parte del gruppo Buondì Bistefani - punta sulla comunicazione. Dal febbraio scorso va in onda, infatti, sulle reti nazionali con una campagna all’insegna dell’ironia e del divertimento. E lancia l’ultimissimo concept di Bistefaniterapia.

Gli esordi
Terra di vecchia tradizione dolciaria, il Piemonte ha visto nascere i leggendari Krumiri nel 1870. Fu il pasticciere casalese Domenico Rossi a brevettarne la ricetta e, per primo, a commercializzarli. Quei biscotti di pasta frolla divennero rapidamente un prodotto tipico sia della città sia della regione. Un tale Luigi Viale, già proprietario della Luigi Viale spa, società che commerciava all’ingrosso dolciumi e alimentari dal 1934, decise di lanciarsi nella produzione industriale di quei curiosi biscotti. Nacque così nel 1951 il biscottificio Santo Stefano, dal nome di una famosa torre eretta nel centro della cittadina piemontese. Con il passare degli anni, la sigla Bistefani spa, nata dalla contrazione dei due precedenti nomi, fu preferita e divenne famosa a tutti gli italiani. Luigi Viale non abbandonò il commercio all’ingrosso. Conosciuta sotto il nome dei supermercati Dimeglio, la rete di distribuzione si compone oggi di una decina di punti di vendita di proprietà della famiglia.

L’innovazione
Luigi Viale si impegnò fin dall’inizio a mantenere vivo il binomio tradizione-innovazione nel mettere a punto macchinari capaci di riprodurre in modo più veloce e automatico gli stessi identici gesti della produzione pasticciera artigianale originale. Rispettando i tempi e i modi di lavorazione della pasta frolla riuscì, così, a sfornare dei Krumiri tanto buoni quanto quelli fatti a mano. Il savoir faire artigianale fu rapidamente premiato e il successo quasi immediato. Grazie a un’ottima rete di distribuzione, i Krumiri Bistefani varcarono i confini del Piemonte e, presto, quelli della penisola.

La produzione
Gli ottimi risultati ottenuti sul mercato con i prodotti da forno incentivarono presto l’azienda ad ampliare la gamma con prodotti a lievitazione. Vennero lanciati i cosiddetti prodotti da ricorrenza: colombe, pandori e panettoni. Fedele alla sua filosofia di pasticceria industriale di alta qualità, Bistefani vi riservò una cura eccezionale fin dall’inizio dando vita a prodotti speciali per occasioni speciali. In casa Viale tutto viene curato nei minimi dettagli: dagli ingredienti, certificati Iso 9001-2000 e privi di conservanti, Ogm o coloranti (come una volta, le uova provengono da allevamenti locali così come la farina da mulini situati nei dintorni), al packaging.

L’acquisizione
Nei primi mesi del 2002, sostenuto dal manager Fausto Ortolani, Eugenio Viale, nipote di Luigi e attuale presidente della holding familiare Bistefani Finanziaria srl, acquisisce Nuova Forneria spa. Questa data segna una grande svolta nella storia dell’azienda piemontese che aggiunge al suo portafoglio marchi gli storici Buondì, Girella, Ciocorì e Yo-Yo, realizzando un’ottima operazione in termini di strategia (gruppo Buondì occupa la terza posizione dopo Ferrero e Barilla sul mercato delle merendine e degli snack). È all’orizzonte un completo riassetto organizzativo che vede la famiglia Viale assumere il ruolo di azionista e affidare la gestione degli affari allo stesso Ortolani. Assecondato nelle sue funzioni da un team di manager esterni, quest’ultimo ricopre da allora la posizione di amministratore delegato.

La riorganizzazione
Ottimizzare l’efficacia dell’operatività tra le due strutture e ridurre i costi fissi. Questi sono due degli obiettivi dichiarati della riorganizzazione che vede nel 2003 l’integrazione delle due società in un’unica struttura. Il gruppo Buondì Bistefani spa si compone ormai di un’unica direzione generale e amministrativa con sede a Milano, di una nuova rete commerciale diretta, di una nuova struttura logistica e di due stabilimenti: Villanova Monferrato (Al) e Cornaredo (Mi). Insieme, dopo la fusione, le due entità contano 358 addetti. 87 milioni di euro è il fatturato registrato per l’esercizio 2003; 100 milioni è il fatturato in previsione per i prossimi anni (con una ripartizione 50/50).
Bistefani è presente da anni sui mercati esteri: in Francia e Svizzera con strutture dedicate, in Germania, Grecia e alcuni paesi dell’Europa dell’est tramite importatori e concessionari. Iniziato nel 2004, l’export verso il Giappone riguarda alcune specialità di pasticceria. In Canada e negli Usa vengono commercializzati con un discreto successo numerosi panettoni e pandori. Ma nei vari paesi la distribuzione rimane piuttosto variegata sul territorio non permettendo un’uniforme notorietà della marca. All’interno del più generale progetto di sviluppo ed espansione della marca Bistefani, uno degli obiettivi maggiori sarà di consolidare questa rete.

Il riposizionamento
I risparmi generati dal recente riassetto organizzativo sono serviti a programmare maggiori investimenti in marketing e pubblicità. È, infatti, in atto dal secondo semestre 2004 una strategia di riposizionamento sul mercato del marchio Bistefani come prodotto haut de gamme. L’intero assortimento di prodotti di pasticceria è stato così rivisitato per accrescere l’appeal. L’azienda punta oggi più che mai sull’innovazione che la caratterizza da sempre e ha lanciato, sempre nel 2004, la sua nuovissima linea di biscotti della prima colazione. Per la sua produzione è stato utilizzato il processo detto “taglio filo”che garantisce al biscotto friabilità e una struttura aerata. L’assorbimento del latte viene facilitato senza compromettere la tenuta del biscotto.

La comunicazione
I due protagonisti degli spot Bistefani sono spariti per sempre dal piccolo schermo. Quelli che per 20 anni (dal 1985) ci hanno divertiti con le loro comiche discussioni sono stati messi in pensione. La nuova comunicazione, orchestrata dall’agenzia Enfants Terribles, questa volta non utilizza personaggi di finzione, ma punta su un nuovo concept: la Bistefaniterapia, ovvero i biscotti presentati come “scacciapensieri”. Una campagna frizzante che ravviva il marchio. In linea con il mood attuale che spinge tutti noi a coccolarci di più.

Allegati

Markup 127 – Bistefani è sinonimo di tradizione.pdf

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome