La storia – Fabbri conta cento candeline

Articolo pubblicato su MARK UP 128 maggio 2005 – Specializzazione - La quarta generazione porta avanti con coerenza l’idea imprenditoriale del fondatore

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Qualità dei prodotti, innovazione continua nel processo produttivo, trasparenza e comunicazione sono i valori che caratterizzano questa azienda

L'azienda familiare bolognese Fabbri varca la soglia dei cento anni. Entusiasmo, determinazione e capacità di anticipare gusti e tendenze caratterizzano la quarta generazione degna del bisnonno Gennaro che preserva la continuità dopo un secolo di vita.

Gli esordi
Il 15 gennaio del 1860 nasce ad Alberino, un paesino della provincia di Bologna, il primogenito di Angelo Fabbri e Rosa Muzzi: Gennaro. Trasferitosi insieme alla famiglia nel ferrarese, ad Argenta, Gennaro si sposa con Rachele Buriani e mette su famiglia. Nel 1892 nasce Aldo. Attratto dall'espansione economica di Bologna, Gennaro trova lavoro in città. Nel 1896 nasce Romeo, il secondo figlio della coppia. Inizia per quest'ultima un periodo di “trovare-avviare-vendere” attività varie (negozi, spacci ecc.). Gennaro sviluppa con il passare degli anni un senso acuto degli affari e un giorno del 1905 nei dintorni di Portomaggiore, in provincia di Ferrara, capita una bella opportunità. È in vendita per 3.000 lire una modesta drogheria con annessa tinaia, situata in via Cavour e affacciata su piazza Umberto I. Gennaro chiede i soldi in prestito al fratello Antonio e apre la Premiata Distilleria Liquori G. Fabbri.

Lo sviluppo

All'inizio del XX secolo, la vendita dei liquori cresce ovunque. Gennaro pensa a una strategia vincente per sfidare la concorrenza. Avanguardista, è uno dei primi a intuire i pregi della pubblicità. Inizia dalla cartellonistica, poi interviene sul packaging dei propri prodotti. Introduce rapidamente anche l'oggettistica: per l'acquisto di una bottiglia di Virov, zabaione all'uovo, si riceve in omaggio un servizio completo in porcellana Richard Ginori. Innovativa anche la strategia commerciale. Per sviluppare rapidamente la rete distributiva e diffondere il nome di Fabbri oltre i confini della regione ha ideato un'operazione promozionale di cui sono stati protagonisti i suoi due figli, Aldo e Romeo. I due ragazzi percorrono l'intera regione a bordo di un'Itala e di un'Isotta Fraschini. Il fascino delle due prestigiose macchine non lascia indifferenti i numerosi commercianti che incontrano. I contratti piovono e, in pochi anni, la rete di distribuzione si amplia con un numero sempre più importante di negozi al dettaglio, bar, caffè, osterie e ristoranti. L'azienda è in piena espansione ed è giunto il momento per Gennaro e la sua famiglia di trasferirsi di nuovo nel capoluogo romagnolo.

Il primo trasloco
Inizia, così, nel 1916 l'avventura bolognese. Gennaro sceglie come nuova sede una palazzina situata nel quartiere periferico di Borgo Panigale. Rimane in attività lo stabilimento di Portomaggiore che sarà chiuso qualche anno dopo.
Alla produzione dei liquori si aggiunge quella degli sciroppi alcolici e analcolici, soprattutto quelli a base di amarena. Tradizionalmente venduto in damigiane, lo sciroppo di amarena viene per la prima volta commercializzato in vaso di ceramica. Sempre più presenti negli affari, Aldo e Romeo prendono in mano la gestione dell'azienda che diventa nel 1933 Ditta G. Fabbri di Aldo e Romeo Fabbri. Proseguono l'ampliamento e la diversificazione della gamma dei prodotti con l'introduzione di marmellate, gelatine, conserve di frutta e succhi zuccherati di frutta. Gennaro si spegne all'età di 75 anni il 28 gennaio 1935.

Il dopoguerra
Superati i momenti difficili della seconda guerra mondiale, l'azienda viene riorganizzata. Subentra la terza generazione: i due figli di Romeo, Fabio e Giorgio, e Stefano, figlio di Aldo. Nel 1947 la ditta diventa una società per azioni e viene ribattezzata Fabbri spa. I tre ragazzi ideano un prodotto che varcherà i confini nazionali. Destinati agli artigiani gelatai, i semilavorati per gelato o cremolati sono paste complete di creme o di frutta che con l'aggiunta di acqua o latte si trasformano in gelati. Lo sviluppo di quel mercato è molto rapido e, nel 1955, l'azienda può contare su ben 133 rappresentanti e 15 ispettori di produzione.

Il secondo trasloco
Nel 1962 e nel 1968 muoiono i fratelli Romeo e Aldo. Giorgio, Fabio e il loro cugino Stefano si ritrovano a gestire da soli la ditta di famiglia. Il marchio Fabbri è ormai sulla bocca di tutti. In Italia, ma anche all'estero. La fabbrica di Borgo Panigale non è più in grado di soddisfare le esigenze della clientela e viene così deciso nel 1968 di trasferire l'intera produzione ad Anzola dell'Emilia.

L'internazionalizzazione

L'espansione all'estero inizia nei primi anni '50. Fabbri spa adotta fin dall'inizio una strategia commerciale doppia. Nei paesi in cui le condizioni glielo permettono, l'azienda italiana predilige l'investimento diretto e l'apertura di vere e proprie filiali commerciali estere. Nascono, così, Fabbri Deutschland, Fabbri France e Fabbri Brazil. Un caso particolare è quello di Fabbri Argentina che nasce negli anni '90 con una vocazione commerciale per poi diventare, nel 2003, il secondo stabilimento produttivo della società. Quest'ultimo rifornisce attualmente il mercato del Centro e Sud America. In futuro la distribuzione dovrebbe aprirsi ai mercati statunitense e canadese.
Il terzo millennio
Gestita dai pronipoti di Gennaro, Andrea, Nicola, Paolo e Umberto, l'azienda è ormai una realtà economica tra le più importanti d'Italia nel settore alimentare.
Da Fabbri spa, lo statuto passa a Fabbri 1905 spa nel 1999. Nel 2002, in seguito a un ulteriore riassetto societario, nascono Fabbri G. Holding Industriale spa, che detiene il 100% di Fabbri 1905 spa, e Fabbri Gestione Immobiliari spa, che gestisce il patrimonio immobiliare della famiglia Fabbri. Sempre fedele alla filosofia avanguardista del loro bisnonno, la quarta generazione s'impegna oggi più che mai ad anticipare i gusti e le tendenze tramite l'investimento dell'1,2% del suo fatturato alla ricerca e all'innovazione di nuovi prodotti.

Il centenario
Fabbri festeggia quest'anno i suoi primi cent'anni. Per l'occasione sono state organizzate due iniziative: la prima, Targa Amarena Fabbri, si rivolge a chef e pasticcieri di tutto il mondo e consiste in una sfida culinaria sperimentale di ricette dolci di tradizione italiana. La seconda coinvolge, invece, 28 artisti internazionali in una gara creativa che ha per soggetto il celebre vaso di amarene. Le 28 opere d'arte verranno esposte presso la Fondazione del Monte di Bologna.

Allegati

Markup 128 – Fabbri conta cento candeline

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