La storia – Playmobil aiuta a crescere i più piccoli

Articolo pubblicato su MARK UP 134 novembre 2005 – Evoluzione. L'azienda bavarese si è specializzata nella produzione di giochi di plastica per bimbi

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Esiste da 129 anni ma raggiunge la fama solo 31 anni fa. Grazie al lancio
dei giochi Playmobil. Che conquistano i bambini di tutte le generazioni

Risale al 1876, nella cittadina di Fürth in Baviera, la creazione dell’azienda
familiare Brandstätter da parte di Andreas Brandst ¨tter, bisnonno
dell’attuale proprietario. Nel 1908 gli succede il figlio Georg, il quale
cambia il nome in Geobra Brandst ¨tter. Due decenni dopo l’azienda
si trasferisce a Zirndorf dove tutt’ora si trova l’headquarter.
L’azienda si specializza nella produzione di prodotti realizzati in metallo:
registratori di cassa, giocattoli, telefoni che esporta con successo in Europa
e oltreoceano. Nel 1954 subentra negli affari Horst che ha una visione tutta
sua. Giovane e intraprendente, vuole conquistare nuovi mercati preferendo la
plastica al metallo. E' l’inizio di una nuova era. Nel 1958 realizza il
primo hula-hoop e, dopo un periodo di ricerca, riesce a costruire una macchina
in grado di produrlo. Inizia la commercializzazione anche in Europa ma la mania
per l’hula-hoop svanisce dopo poco e Horst, convinto più che mai
della sua scelta, investe in nuovi macchinari. Inizia a produrre, così, le primissime
macchinine da corsa, trattori e barche e prosegue con la creazione di modelli
adatti per essere guidati dai bambini. Con la crisi petrolifera degli anni ’70,
però, l’azienda attraversa un momento di crisi economica. Horst intuisce
che è il periodo migliore per inventarsi un nuovo prodotto. Dal 1972/73
Hans Beck, il responsabile R&S della Geobra, lavora su personaggi di plastica
di piccola dimensione con accessori intercambiabili. Horst lo segue sul nuovo
progetto convinto che il lancio sul mercato possa assicurare il salvataggio
dell’azienda familiare.

Gli esordi
I primissimi personaggi della grande famiglia Playmobil sono l’indiano,
l’operaio e il cavaliere i quali vengono presentati in anteprima al Salone
internazionale del giocattolo di Norimberga nel 1974. Mentre i distributori
si dimostrano un po’ scettici, i bambini e i loro genitori apprezzano
rapidamente il prodotto. Con Playmobil, Geobra diventa, in pochi anni, un’importante
realtà del settore tedesco del giocattolo per fatturato.

Il prodotto e le sue funzioni
Sicuro e di qualità, così si presenta il prodotto Playmobil. Realizzato
con ottimi materiali, è riuscito a conquistare la fiducia di tutti i
genitori e il cuore dei più piccoli. Alti 7,5 cm (l’altezza ideale
per stare nella mano), i simpatici personaggi hanno rivoluzionato il modo di
giocare di milioni di bambini di tutto il mondo. Che insieme a loro si sono
inventati mille storie divertenti e fantasiose. E così, oltre all’aspetto
ludico, Playmobil ha da sempre una missione educativa. Ricchi di dettagli, di
accessori intercambiabili e di colori, i personaggi insegnano ai bambini la
diversità. Il loro inventore, il sig. Beck, ha fatto in modo che l’espressione
dei loro visi fosse neutra così da poter adeguare i personaggi alle tante situazioni
che si creano giocando.
Nel 1981 Playmobil crea una vera e propria famiglia: papà, mamma e figli. Ai
personaggi che hanno braccia, gambe e testa movibili si abbinano delle ambientazioni
come il villaggio del Far West, il castello medievale e la fattoria. Ma niente
impedisce al bambino di mescolare ambienti e personaggi per creare nuovi scenari
in tutta libertà. Grazie alle sue caratteristiche, il prodotto Playmobil è
anche adatto al gioco dei bambini disabili. Prevalentemente rivolta ai maschietti,
la gamma di prodotti si è da poco estesa alle bambine stringendo la società
bavarese a creare una rete di distribuzione. Sono due i tipi di collaborazione
instaurati dall’azienda: accordi di joint venture con strutture nazionali
o scelta di distributori. Il mercato europeo è da sempre quello trainante
in testa a Germania, a Francia, Svizzera, Austria, Benelux e Gran Bretagna.
In tutti questi paesi il fatturato realizzato è in costante crescita.
Per i paesi del Mediterraneo (Italia, Grecia e Spagna) Playmobil sta attraversando
un periodo di crescita lenta dovuto in gran parte a condizioni economiche nazionali
non favorevoli, mentre oltreoceano le piazze americane e canadesi hanno reagito
bene all’ingresso del prodotto. Per consolidare il posizionamento del
marchio, l’azienda ha in programma attività commerciali e di marketing.
Il marchio è con l’introduzione della Victorian Dollhouse.

La produzione in cifre
I siti di produzione sono quattro e hanno una superficie di circa 65.000 mq:
quello tedesco di Dietenhofen conta tra le più grandi e moderne fabbriche
di giocattoli in Europa mentre la sede di Malta (Playmobil Ltd. Malta) si estende
su 38.000 mq. Nel 2003 ha registrato un incremento del 20% della produzione
raggiungendo i 73 milioni di pezzi. Si aggiungono le due sedi di Onil (Spagna),
acquistata di recente dopo la fine dell’accordo di joint venture che legava
la struttura spagnola alla Geobra, e quella di Asch (Cecoslovacchia) di importanza
minore. Nel 2003, 15.000 tonnellate di plastica sono state trasformate in pezzi
Playmobil, l’equivalente di circa 35 milioni di scatole blu messe in commercio.

Internazionalizzazione
In poco tempo i prodotti varcano i confini della Germania dell’Ovest costringendo
la società bavarese a creare una rete di distribuzione. Sono due i tipi
di collaborazione instaurati dall’azienda: accordi di joint venture con
strutture nazionali o scelta di distributori. Il mercato europeo è da
sempre quello trainante in testa a Germania, a Francia, Svizzera, Austria, Benelux
e Gran Bretagna. In tutti questi paesi il fatturato realizzato è in costante
crescita. Per i paesi del Mediterraneo (Italia, Grecia e Spagna) Playmobil sta
attraversando un periodo di crescita lenta dovuto in gran parte a condizioni
economiche nazionali non favorevoli, mentre oltreoceano le piazze americane
e canadesi hanno reagito bene all’ingresso del prodotto. Per consolidare
il posizionamento del marchio, l’azienda ha in programma attività
commerciali e di marketing. Il marchio è oggi commercializzato in circa
60 paesi nel mondo ma l’80% delle vendite globali si registra in Europa.

Mac Due
Festeggia 25 anni l’azienda italiana Mac Due, diventata da poco il distributore
ufficiale per l’Italia dei prodotti della casa di Zirndorf. Una nomina
che testimonia una fama che si è guadagnata in un quarto di secolo di
esperienza nel settore. Ereditata dal padre Mario la passione per i giocattoli,
Giorgio Anelli fonda la Mac Due nel 1980. Fin dai primi anni l’azienda
si specializza nella distribuzione in Italia di prodotti provenienti da aziende
tedesche: Jofrika, Eichhorn, Teo Klein ecc. Nel quinquennio 19952000 Mac Due
consolida le partnership a lungo termine con la distribuzione e inizia a produrre
anche su licenza. Mac Due, da sempre, si impegna a individuare giocattoli che
favoriscano lo sviluppo psicopedagogico del bambino e l’interazione con
il genitore. E il prodotto Playmobil risponde appieno a queste caratteristiche.

I Playmobil FunPark
Nel corso della storia aziendale, quando si è trattato di investire per
assicurare il futuro della sua società, Horst Brandstätter non si è
mai limitato e, durante gli ultimi 15 anni, ha investito più di 450 milioni
di euro nel gruppo di cui 100 milioni sono stati destinati allo sviluppo del
progetto dei Playmobil FunPark. Ne esistono sei: a Zirndorf, Parigi, Malta,
Palm Beach, Orlando e Atene. Horst ha aperto i parchi per far sì che
i visitatori possono respirare tutta la filosofia di casa Geobra e in modo che
il bambino si possa muovere in tutta libertà. Il proprietario di Playmobil ha
superato i settant’anni e, pensando al futuro della sua azienda, progetta
di impegnarsi in una nuova avventura che sfrutti il know how aziendale. Oltre
alla produzione e commercializzazione dello storico marchio, intende produrre
dei vasi per piante in plastica.

Allegati

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