Per Sap l’innovazione è rock e aiuta le aziende nel percorso di sostenibilità

Le storie di Arena e di De Longhi sul palco di Sap Now dimostrano quanto un'azienda digitalizzata sia anche più sostenibile

Quest’anno Sap Now, il tradizionale appuntamento B2B con partner e clienti che il colosso tedesco del software e dei servizi ha organizzato per il 27 e 28 ottobre in streaming, è caratterizzato dallo slogan “The places to rock innovation”.

SAP Italia Emmanouel Raptopoulos“È una metafora che abbiamo sviluppato nei due giorni dell’evento per dimostrare che innovazione e rock hanno molto in comune -ha affermato il Ceo di SAP Italia Emmanouel Raptopoulos–. Entrambi hanno ritmo, sono divertenti e non rispettano necessariamente le regole. A Sap Now lo dimostriamo attraverso le storie dell'innovazione in Italia direttamente dalla voce dei protagonisti, che sono i nostri clienti e i nostri partner”.

Raptopoulos ha colto l’occasione di Sap Now per cercare di capire con la propria platea “come la svolta verso il digitale e verso la sostenibilità, accelerata dalla crisi pandemica, porterà benefici al sistema economico italiano, quali opportunità si possono cogliere e quali sfide si dovranno affrontare per far crescere il sistema Paese Italia”.

Le storie di trasformazione digitale e sostenibilità di Arena e De Longhi

Uno spazio importante è stato riservato per mostrare come un’azienda digitalizzata possa essere più sostenibile. Una riprova si è avuta già durante la presentazione di Sap Now attraverso le esperienze di Arena (nota per i suoi prodotti per il mondo del nuoto) e De Longhi.

Il Cio di Arena, Andrea Mazzanti, ha evidenziato come l’azienda “creda tantissimo nella capacità della tecnologia di aiutare a trovare materiali che permettano di creare prodotti con un impatto minimo sull'inquinamento non solo dell’acqua, ma di tutto il pianeta”. A tal fine viene usata una sensoristica avanzata in acqua ed elaborazioni in cloud, che porteranno a nuovi materiali usati anche per l’esordio di Arena nel mondo fashion.

Dal canto suo, De Longhi ha fatto un impiego massiccio della digitalizzazione e dell’automazione. “Abbiamo integrato tutti i nostri processi industriali, logistici, i sistemi di testing di qualità e di gestione delle risorse umane -ha precisato Niola Serafin, Coo e Cto di De Longhi-. Questo ci ha portato a una riduzione del lotto minimo del 92%, passando da 200 pezzi a 16 pezzi, e la riduzione del time to market dell'82%, passando da 28 giorni e 5 giorni. Inoltre, tramite il machine learning abbiamo reso sostenibile il collaudo delle macchine del caffè: oggi risparmiamo 100 tonnellate di caffè l'anno”.

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