La Top 10 delle aree urbane per lo shopping non alimentare

Agli italiani continua a piacere fare acquisti in centro città

Sono Milano, Roma e Bologna le tre città sul podio della top ten delle aree urbane per lo shopping non alimentare dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, classifica elaborata grazie allo Shopping Index, un indice commerciale che rileva le insegne presenti in centri urbani e centri commerciali e attribuisce loro un punteggio in funzione del numero dei punti vendita e delle insegne presenti in ognuno dei due agglomerati commerciali.

«Per le aziende della Distribuzione è strategico essere presenti nei contesti commerciali più attrattivi e nei “contenitori” commerciali più importanti in Italia» spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy.

Quando si parla di commercio Non Food, nonostante la riduzione numerica (-2,3% in un anno), ancora oggi in Italia il 45,7% dei punti vendita non alimentari si concentra nelle aree urbane.

Di questi negozi, oltre la metà è localizzata nei centri urbani di minore dimensione (meno di 50 mila abitanti), mentre il 18,9% nelle aree centrali delle grandi città (oltre 250 mila abitanti).

A livello territoriale, è soprattutto nel Sud e sulle Isole che le vie commerciali urbane sono le protagoniste del commercio (52,8% del numero totale di store non alimentari), mentre nel Nord Ovest la concentrazione della rete è divisa fra i centri urbani (40,7%) e i centri commerciali (43,1%).

Ai centri delle tre città ai primi tre posti della classifica, seguono nella top ten: Torino, Firenze, Napoli, di nuovo Milano con il solo Corso Buenos Aires, Bari, Palermo e Genova.

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