La Trentina a caccia dei leader del comparto mele

di Vittorina Fellin

Nessun dettaglio aggiuntivo viene fornito da Consorzio La Trentina–SFT dopo la presentazione nelle assemblee delle cooperative aderenti del nuovo progetto di riorganizzazione e sviluppo del gruppo. Anche il direttore, Simone Pilati, interpellato da Mark Up sulla questione preferisce non rilasciare dichiarazioni, segno che il progetto è in una fase delicata o ad un punto di svolta. L'approvazione delle linee guida, implementate da Roberto Della Casa, docente dell’Università di Bologna e dg di Agroter, è stato sottoposta nelle assemblee delle cooperative aderenti. Una tre giorni dedicata ad illustrare nel dettaglio (ai soci) il progetto che porterà la Trentina a diventare l’altro grande polo melicolo del Trentino, dopo quello della Valle di Non con un potenziale produttivo stimabile intorno ai 1,4 milioni di quintali (almeno un raddoppio rispetto ai volumi del 2014).

Oggi il consorzio è presente sul mercato anche con altre tipologie di frutta (kiwi, ciliege e susine) distribuita principalmente sul territorio nazionale (50%) e in oltre 30 mercati esteri tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente. La strategia si basa su modifica e sviluppo del proprio assetto varietale e un nuovo assetto organizzativo. Nello specifico il progetto riguarda ovviamente la riorganizzazione del sistema melicolo dei territori in cui operano gli associati della Trentina-SFT la cui vocazionalità, per quando importante, è meno significativa rispetto all’altro grande protagonista - la Val di Non. Qui il territorio è riuscito ad esprimere un prodotto che ha conseguito la prima denominazione di origine per la categoria mele in Europa, un vantaggio competitivo in termini di valorizzazione del prodotto non indifferente, gestito con politiche di brand mirate espresse nei valori di Melinda.

Due i macro obiettivi a cui ambisce il progetto: massimizzare il reddito dell'attività dei frutticoltori rispetto al mercato di riferimento e renderlo sostenibile nel medio periodo. Sarà razionalizzato un unico Consorzio specializzato di gestione dei magazzini di lavorazione e confezionamento e potenziata la funzione marketing-commerciale, sia sul mercato interno che in contesti di nicchia e internazionali. Ora le assemblee delle singole cooperative aderenti (4) sono chiamate, entro fine maggio, ad esprimersi definitivamente sul nuovo sistema organizzativo.

Un dubbio riguarda il motivo per cui La Trentina stia cercando una strada in solitaria piuttosto che adottare un approccio più collaborativo con l’altro grande del settore, soprattutto nel momento in cui anche l’Alto Adige sta attuando politiche di collaborazione commerciale con Melinda su diversi mercati internazionali.

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