Largo consumo, Iri: le previsioni per la chiusura 2020 e per il 2021

Vendite nel secondo semestre 2020 in linea con lo stesso periodo 2019. Il primo semestre 2021 sconterà il confronto con la prima fase dell’epidemia

Le vendite nel secondo semestre 2020 per il largo consumo confezionato saranno in linea con lo stesso periodo del 2019, attestandosi a valore su un + 0,4%, mentre il primo semestre 2021 sconterà come prevedibile il confronto con la prima fase dell’epidemia registrando un calo del 8,1%. Queste le ultime previsioni di Iri per il comparto, tenendo conto di numerosi fattori ed evoluzioni dai contorni incerti.

Il secondo semestre di quest’anno rappresenta l’ingresso del mercato in una fase dominata da fattori economici sia generali che di filiera. Si cominciano a sentire gli effetti del calo del reddito contrastati dalla ripresa nell’uso delle leve di convenienza (prezzi e promozioni), della maggiore completezza assortimentale, del recupero di fidelizzazione e dal permanere ancora in ambito domestico di quota parte dei consumi per i pasti precedentemente soddisfatti dai canali Out Of Home.

Il 2021 sconterà inevitabilmente nel primo semestre il confronto con le impennate eccezionali della domanda condizionando il bilancio di tutto l’anno. Nel secondo semestre 2021 si prevede un riallineamento del trend delle vendite su tassi di crescita fisiologici, ancora supportati da prezzi deboli, forte spinta promozionale e una parte residuale di domanda fuori casa che rimarrà fra le mura domestiche.

Per quanto concerne l’andamento dei reparti, nel secondo semestre 2020 continuerà la crescita dei ricavi per gli Alimentari, anche se a tassi più contenuti, ancora sostenuti dalla domanda domestica suppletiva a pasti fuori casa. In ripiegamento invece le vendite in valore di bevande, petcare e reparti «chimici» Nel 2021 si attende invece un calo diffuso a tutti i reparti a causa del «rimbalzo» sul primo semestre 2020 e all’effetto dominante del fattore reddito, fortemente arretrato rispetto ai livelli pre-Covid.

Per quanto concerne i volumi, la frenata attesa dei prezzi e la migrazione dei pasti in casa sosterranno la domanda Alimentare nel II semestre 2020. Si attende poi un calo generalizzato nel 2021.

L’appiattimento delle dinamiche di prezzo conduce ad una profilatura delle previsioni di reparto che rispecchia quasi fedelmente quella dei ricavi. I reparti di Alimentari e Cura Casa si prevedono in crescita a saldo 2020. Viceversa, ci si attende un calo diffuso a tutti i reparti per il 2021. Si attende infine un calo della domanda a volume già nel saldo del 2020 per il Pet Care e per il Cura Persona, i reparti che meno hanno partecipato al «paniere di emergenza» durante la fase acuta della crisi sanitaria da coronavirus.

Per quanto concerne l’andamento degli acquisti nel canale online si prevede un’ulteriore espansione. Le proiezioni di Iri indicano che l’eCommerce nel largo consumo confezionato potrà raggiungere in un paio d’anni una quota non trascurabile sul totale delle vendite agganciandosi agli standard di alcuni paesi europei dove il fenomeno è più sviluppato. In particolare nel solo 2021 gli acquisti nel canale digitale cresceranno del 95% (raggiungendo un giro di affari che raggiungerà quasi i 2,7 miliardi di euro)

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