Italian Good People: l’arte al servizio di un nuovo marketing

italian good people
Un contenitore digitale che valorizza l'italianità con linguaggi grafici e narrativi inediti, coinvolgendo i brand a più livelli ed elevandone l'identità

Il legame tra arte e aziende non è certo inedito ma nemmeno obsoleto, perché riesce costantemente a rinnovarsi grazie a nuove interpretazioni, ibridazioni, format e linguaggi. Ad offrire una nuova prospettiva e un nuovo sodalizio sul tema è Italian Good People!, un souvenir blog dell’italianità che è più ampio progetto artistico rivolto esclusivamente ai brand del made in Italy.

Una vetrina che si offre come collettore di icone dell'italianità, raccontate con codici grafici e narrativi d'autore, capaci di elevarne la storia e l'identità. Si parte con la creazione di un’immagine iconica ad hoc, per poi estendere le declinazioni artistiche ad altri canali, forme e racconti che vadano ben oltre lo spazio del portale. Ma l'intento è anche di dare vita a una collezione di prodotti manifatturieri a marchio Italian Good People!, nati dalle botteghe dei vecchi artigiani. Il tutto a quattro mani con le aziende e con coerenza rispetto a quella che è la loro storia.

L'idea di mettere l'arte al servizio del marketing partendo da questo tipo di visione è dell'imprenditrice tessile Nadia Zamporetti, affiancata lato comunicazione digitale dalla figlia Matilde Vallenari e lato artistico da Sakki, autrice di graphic novel per diversi editori italiani, con una partecipazione al Festival del Cinema di Venezia con un film di animazione da lei disegnato.

Come ci spiega Zamporetti: "Vogliamo essere una startup della comunicazione artistica anche per le tante eccellenze made in Italy poco conosciute, ma che hanno questo tipo di potenziale e storia da valorizzare con la leva artistica. Parliamo di progetti a orientamento artistico che andranno da un artbook dedicato, passando per esposizioni, fumettistica, eventuali capsule collection e format da ideare insieme ai brand-committenti. L’idea è anche che le stesse case d’arte investano nei nostri prodotti. Gli artisti coinvolti, che diventeranno più numerosi, sono stati scelti perché riescono a nostro parere a cogliere meglio di altri alcune cifre stilistiche particolarmente adatte alla moderna società di Instagram e dei social".

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