L’ascesa del fenomeno «Ropo»: ricerca online, purchase offline

Attualmente, circa il 60% degli acquisti sarebbe influenzato dal digitale, ma se si sceglie lo store è per interazione umana e "tocco fisico"

Cercare informazioni online, sui prodotti, e poi completare l’acquisto offline, negli store fisici: un fenomeno sempre più rilevante. In inglese è stato sintetizzato nell'acronimo «Ropo», ovvero: research online, purchase offline.

A proporre una breve indagine sul tema è l’azienda Xtribe, che ha analizzato le abitudini d’acquisto di 500.000 utenti. Attualmente, i dati parlano di oltre il 60% degli acquisti influenzati dal digitale.

Quali prodotti. Al primo posto, per quanto riguarda l’acquisto di prodotti fisici offline dopo una ricerca avvenuta online, troviamo la categoria dell'abbigliamento, che corrisponde al 40% del totale. Seguono poi i prodotti tecnologici (30%), i videogames (30%), l’area dei motori (20%) e infine i prodotti che sono legati agli hobby e al tempo libero (10%).

“Cercare un abito online, raccogliere informazioni, leggere le recensioni di altri utenti e poi recarsi in un negozio per provarlo, per chiedere consigli agli addetti alle vendita, per lasciarsi ispirare anche da altri vestiti e accessori, è una dinamica in crescita e questi dati lo dimostrano”, sottolinea Mattia Sistigu, Coo di Xtribe: "Parliamo di un fenomeno in crescita negli ultimi anni. Sempre più persone cercano informazioni online per poi completare l’acquisto nei negozi fisici, dove l’interazione umana e la possibilità di confronto giocano un ruolo fondamentale.

I dati della ricerca evidenziano infatti come l'esperienza di acquisto non debba essere solo rapida, ma valorizzare anche l'interazione umana ed il contatto diretto tra cliente e venditore. Questo, infatti, il valore che spinge ancora all'acquisto in negozio, unitamente alla possibilità di "toccare con mano" i prodotti.

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