Le 20 top aziende in Italia per diversity, equità e inclusione

Nel ranking di Great Place to Work Italia equità della retribuzione (+23%), meritocrazia (+18%) e work-life balance (+16%) sono i fattori chiave

Quali sono i luoghi di lavoro più inclusivi e meritocratici in Italia? Secondo la nuova classifica “Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion” di Great Place to Work Italia, i quasi 95mila dipendenti coinvolti mettono al primo posto Sidea Group Srl, azienda di consulenza nel campo dell’information technology. Seguono sul podio Bending Spoons, realtà attiva nell’IT in qualità di sviluppatrice di applicazioni per dispositivi mobili e American Express Italia.
La classifica si basa su un indice di calcolo generato prendendo in considerazione le risposte dei collaboratori a 12 domande del questionario di Great Place to Work su aspetti specifici della employee experience, strettamente legati a diversity, equity & inclusion (imparzialità di trattamento, assenza di favoritismi, capacità di conciliare lavoro e vita privata, retribuzione, possibilità di essere sé stessi).

I punti di forza delle aziende in classifica

L’88% dei collaboratori delle aziende premiate afferma di “poter essere sé stesso” sul luogo di lavoro e l’85% è convinto che “i responsabili non facciano favoritismi”. Inutile ricordare ancora una volta quanto questi valori si riflettano in vantaggi lato produttività, retention e advocacy. In linea con questi risultati il lavoro premiante su date tematiche che vedono le aziende in classifica fare meglio rispetto alla media nazionale, ovvero: equità della retribuzione (+23%), meritocrazia (+18%) e work-life balance (+16%).
"La diversità, sia essa di genere, orientamento sessuale o religioso, provenienza o età, di per sé non basta a generare valore per l’azienda: per farlo c’è bisogno di creare una cultura aziendale inclusiva ed equa, capace di dare a tutti i collaboratori la possibilità di esprimersi al meglio, indipendentemente dalle caratteristiche personali, dal ruolo ricoperto in azienda e dalle mansioni svolte – sottolinea Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia – Un’efficace strategia di D&I non avrà, infatti, un impatto solo sui temi specifici dell’employee journey (dal recruitment allo sviluppo professionale, dal talent management alla gestione delle performance, dal work-life balance ai benefit e alla flessibilità) ma, più in generale, un ritorno positivo in termini di attrattività del brand, d’incremento della motivazione e di fidelizzazione dei collaboratori attraverso la creazione e il rafforzamento di una cultura innovativa e, tema assolutamente non trascurabile, anche rispetto alla promozione della sostenibilità in azienda dal punto di vista economico e sociale”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome