Le grucce seguono la sostenibilità senza eccessi di informazione

Sostenibilità – I retailer fashion le riutilizzano per essere eco, ma le soluzioni devono essere migliorate (da MARK UP 199)

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1. Oggetto di campagne di recupero e riciclo
2. Nel pdv occorre maggiore attenzione alla raccolta

Nell'ambito di un impegno sempre più sostenibile, i retailer si adoperano anche nel riciclo delle grucce senza, però, comunicarlo ai propri clienti. Le informazioni si focalizzano sugli assortimenti green e sulle architetture ecologiche allontanandosi dagli appendiabiti che sembrano appartenere, in ordine d'importanza, a una categoria secondaria. Per i retailer di abbigliamento la sostenibilità è diventata un elemento fondamentale nella vision e nell'identità aziendale tanto da modificarne offerta e architettura della rete distributiva. Assortimenti sempre più sostenibili all'insegna di materie prime organiche o riciclate, come l'ultima collezione di H&M chiamata Conscious Collection realizzata in cotone organico Tencel e in poliestere riciclato, ma anche rivisitazione di layout e adozione di edilizia sostenibile, come il punto di vendita Replay di Firenze, rientrano in un ampio progetto di business ecosostenibile che molte insegne stanno sviluppando per essere concretamente ecofriendly. E così, figli di un nuovo modello green, i retailer di abbigliamento si spingono oltre la mera attività core (la distribuzione di abbigliamento e accessori) occupandosi anche di attività a essa correlate quali per esempio la raccolta di abiti usati per riutilizzare le materie prime o donare i capi in beneficienza, oppure la realizzazione di packaging che possono essere riusati come, per esempio, le scatole delle scarpe o gli shopper in carta. E il tema del riciclo è presente anche negli orientamenti di scelta delle attrezzature dei punti di vendita: primi fra tutti gli appendiabiti che, più all'estero rispetto all'Italia, sono oggetto di campagne di recupero e riutilizzo. In effetti le grucce non vengono più consegnate all'acquirente con il capo, ma sono riposte in appositi contenitori nel retro cassa. Un'operazione svolta con scrupolosità dalle cassiere e che ha come fine quello di riusare gli appendiabiti siano essi personalizzati con il logo oppure no.

Esempi oltreconfine
Un'operazione di educazione ambientale in tal senso è stata svolta da Tesco già a partire dal 2008 con l'introduzione nei punti di vendita di un contenitore per la raccolta di appendiabiti con l'obiettivo di impedire che grosse quantità di plastica finiscano in discarica. Nel primo anno di vita l'iniziativa ha totalizzato circa 1.000 tonnellate di plastica su oltre 150 milioni di grucce prelevate dai clienti negli store di Tesco. Gli appendiabiti così raccolti sono stati riusati nei negozi, mentre quelli danneggiati hanno conosciuto una seconda vita grazie al riciclo dei materiali. Un progetto analogo è stato avviato da Marks&Spencer che nell'esercizio 2008/2009 ha riciclato oltre 70 milioni di grucce e nel 2009/2010 ha raggiunto i 133 milioni di pezzi di cui il 76% è stato riutilizzato e il restante è stato rilavorato per realizzare nuovi appendiabiti: questo sistema ha permesso al retailer britannico di risparmiare 15.000 tonnellate di CO2 all'anno oltre a 5 milioni di sterline di materie prime nonché ottenere nel 2009 il premio High Street Recycling Champion Award come migliore operazione di riuso degli appendiabiti. Anche nel canale fast fashion i principali player pongono attenzione alla sostenibilità con piani ecoefficienti che si focalizzano sugli impatti ambientali dei propri punti di vendita. Inditex, che con Zara rappresenta uno dei maggiori esponenti della moda veloce, ha da tempo avviato un piano di sostenibilità instore che oltre a far luce sulla realizzazione di negozi a risparmio energetico punta sulla gestione e sul riciclo di materiali quali scatole di cartone e appendiabiti. H&M, altro fast fashion player, ha avviato nel 2009 il 79% degli appendiabiti al riciclo, mentre il restante 21% è stato riutilizzato nei negozi. Un risultato in continua crescita se paragonato al 2005 dove il retailer svedese ha registrato il 67,1% di grucce riciclate.

Soluzioni ecologiche
Alla ricerca di soluzioni avanzate sia per funzionalità sia per design e sicurezza, le imprese non trascurano il tema ambientale e realizzano prodotti biodegradabili e riciclabili. È recente l'impegno di Benetton Group che ha scelto per i propri punti di vendita appendiabiti in legno liquido al posto dei comuni modelli di plastica. Sviluppati in collaborazione con Fraunhofer Institut Chemische Technologie di Pfinztal Berghausen (Germania), i nuovi appendiabiti andranno a sostituire gradualmente gli esemplari precedenti in tutta la rete mondiale di negozi Benetton. Per meglio riciclare i materiali che compongono gli appendiabiti, altri retailer, tra i quali Tesco, hanno adottato grucce con ganci in plastica anziché in metallo migliorando così i processi di recupero; altri ancora impiegano appendiabiti realizzati con una minore quantità di plastica.

Zara
Utilizza prevalentemente appendiabiti in legno. Al momento del pagamento la cassiera provvede a togliere il capo dall'ometto e agganciarlo a uno stender posto accanto o sul retro della postazione casse. Un cestone raccoglie, invece, i capi restituiti dai clienti. Quando pieno, lo stender, grazie alle ruote, può essere portato comodamente nel retro.

Benetton
Da Benetton gli appendiabiti, nell'attesa che siano sostituiti gradualmente in tutta la rete, sono di plastica con logo del gruppo. Alla cassa vengono riposti in un contenitore apposito in legno. Non essendo appesi, l'effetto creato non è dei migliori.

Jennyfer
Da Jennyfer, catena francese di abbigliamento giovane presente anche in Italia, l'area retro cassa è corredata di stender e colonne raccogli ometti oltre a cestoni a scomparsa per raccogliere separatamente le attrezzature. Tutto concorre a rendere ordinato l'ambiente.

Oviesse
Usa degli scatoloni per riporre gli ometti. Nessuna ripartizione tra appendiabiti con ganci e senza. Questo fa supporre un lavoro supplementare di divisione tra generi. Le grucce sono in plastica personalizzate con il logo dell'insegna.

H&M
Più strutturato, H&M si avvale di un armadio con ante scorrevoli dove riporre le grucce degli abiti acquistati. Situato dietro le casse, il mobile ha anche un vano dove collocare carta e plastica indistintamente. Non potendo trasportare il mobile occorre un lavoro supplementare per portare gli ometti nel retro del negozio.

 

Allegati

199-MKUP-Le grucce seguono la sostenibilità

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